La Nazionale del Senegal, per l’ultima volta con Pape Thiaw ad interim, proverà a chiudere l’anno in positivo contro il Burundi nelle qualificazioni al CAN 2025, martedì allo Stadio Abdoulaye-Wade di Diamniadio, giusto per fare il pieno di fiducia prima arrivare al nocciolo della questione nel 2025.
Più che un semplice successo, si tratta di una prestazione di successo di cui i Lions hanno grande bisogno per fugare i dubbi e affrontare nelle migliori condizioni possibili i maggiori ostacoli in programma per i prossimi mesi. Imbattuta dall’eliminazione agli ottavi dell’ultima Coppa d’Africa, ma alla continua ricerca di una vera base su cui giocare, la Nazionale ha completato, martedì sera (19:00 GMT) a Diamniadio contro il Burundi, la qualificazione per CAN 2025. Dopo la vittoria senza brio giovedì contro il Burkina Faso, i Lions affronteranno i modesti Hirondelles, ultimi del girone, con la missione per trovare piacere a casa.
Perché al di là del punto di vista strettamente contabile, la qualità del gioco lascia ancora molto a desiderare. Un’impressione duratura e spiacevole che il risicato successo ottenuto contro il Burkina Faso non ha fatto scomparire. Al contrario, i campioni africani del 2022 danno la sensazione di stagnare e di essere fermi sin dalla fase a gironi dell’ultima CAN. A parte la vittoria contro una modesta squadra del Malawi, ridotta in dieci nel primo quarto d’ora di gioco allo Stade Abdoulaye-Wade (4-0, 11 ottobre), difficile trovare la traccia di un’uscita coerente del Senegal Nazionale, iscritta a partite con un solo gol segnato e tanti spaventi.
Ultimo servizio del lavoratore temporaneo Thiaw
Tuttavia, il tempo stringe per i partner di Kalidou Koulibaly e soprattutto per Pape Thiaw per raggiungere coerenza nel collettivo. Dopo un periodo ad interim di poco più di un mese, il 43enne allenatore guiderà la sua ultima partita da allenatore ad interim contro il Burundi. Nientemeno che i primi tre vinti, questo incontro conterà necessariamente per determinare il futuro dell’ex tecnico di Niarry Tally alla guida della Nazionale. Thiaw ne è consapevole, anche se lui, fedele ai suoi principi, non vuole lasciarsi coinvolgere. “ La missione non è ancora compiuta, mi manca ancora una partita che per me è molto importante, è una finale. Per il futuro, per quanto mi riguarda, lascio decidere il buon Dio. »
In ogni caso, con o senza Pape Thiaw in panchina, il programma non cambierà, ed è interessante. Dopo la partita di martedì, i Lions non si incontreranno più fino a marzo per entrare davvero nel vivo della questione. Perché nel menu di inizio anno ci sarà il proseguimento delle qualificazioni per i prossimi Mondiali, e il Senegal non è riuscito a raggiungere l’America del Nord, visto che è solo secondo nel suo girone, davanti al Sudan e a breve distanza seguita dalla Repubblica Democratica del Congo. Intanto i Lions si concentrano sull’incontro burundese, con il gruppo al completo, con la notevole eccezione dell’attaccante della Lazio Roma Boulaye Dia, scarcerato per malaria, e senza dubbio Pape Gueye.
Con il primo posto in classifica assicurato dopo la sconfitta del Burkina Faso in Malawi (3-0) il giorno prima, gli uomini di Thiaw sanno di non avere sfide particolari da affrontare contro i burundesi. Devono quindi compiacere se stessi e compiacere il proprio pubblico. Ciò richiede un gioco coerente, che potrebbe certamente essere ottenuto con alcune modifiche, l’allenatore ha tutte le intenzioni di apportare modifiche alla squadra schierata contro gli Stallions. Colpito agli adduttori e ritirato giovedì, Lamine Camara ha recuperato e dovrebbe rientrare in undici. Al centro della difesa, Abdou Diallo si candida per un posto da titolare. Proprio come Chérif Ndiaye al centravanti.
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