Dopo 100 anni di relazioni diplomatiche, Egitto e Brasile inaugurano una “partenariato strategico”

Dopo 100 anni di relazioni diplomatiche, Egitto e Brasile inaugurano una “partenariato strategico”
Dopo 100 anni di relazioni diplomatiche, Egitto e Brasile inaugurano una “partenariato strategico”
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AA / Ibrahim Khazen

L’Egitto e il Brasile hanno annunciato lunedì la creazione di un “partenariato strategico” bilaterale, al fine di realizzare gli interessi e le ambizioni dei due popoli amici, alla luce di 100 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi.

È quanto emerge da un comunicato congiunto diffuso dalla presidenza egiziana, a seguito dell’incontro tra il presidente Abdelfattah al-Sissi e il suo omologo brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, a margine del vertice del G20 che si terrà a Rio de Janeiro il 18 novembre. e 19.

I due leader “hanno esaminato le modalità per rafforzare le relazioni bilaterali e hanno firmato una dichiarazione congiunta che eleva le relazioni tra i due paesi al livello di partenariato strategico, capace di realizzare gli interessi e le ambizioni dei due popoli amici”, ha indicato la presidenza egiziana.

Secondo la stessa fonte, “i due Paesi hanno deciso di inaugurare un partenariato strategico, alla luce dei 100 anni di relazioni diplomatiche tra Egitto e Brasile, segnate dalla diversità e dall’approfondimento delle relazioni bilaterali”.

I due partiti hanno spiegato questo nuovo passo con “il desiderio dei due Paesi di lavorare insieme per il radicamento della pace, per consolidare un ordine mondiale più rappresentativo e più equo e per rinnovare e riformare il sistema multilaterale”.

La dichiarazione congiunta prende atto della conclusione di una serie di memorandum d’intesa tra Egitto e Brasile, compresa l’istituzione di un meccanismo di dialogo strategico, firmato il 27 dicembre 2009, un memorandum sui negoziati politici firmato il 9 dicembre 2003 e un accordo che istituisce un comitato di coordinamento, firmato il 7 marzo 1985.

Il partenariato strategico tra i due Paesi è stato firmato “sulla base di 7 considerazioni, tra cui in particolare l’intensificazione della cooperazione in diversi settori, tra gli altri, politica, diplomazia, pace, sicurezza, difesa, economia, commercio e investimenti.

I due Paesi hanno inoltre deciso di mettere in atto “un piano d’azione, attraverso i canali diplomatici, definendo le iniziative necessarie per l’attuazione del partenariato strategico e aggiornando un programma di lavoro regolare che rifletta la dinamica delle relazioni bilaterali.

Il vertice del G20 si terrà nella città di Rio de Janeiro il 18 e 19 novembre, con la partecipazione di capi di stato, di governo e di delegazioni, secondo la stessa fonte.

Il Gruppo dei 20 (G20) è un forum globale focalizzato in particolare sulle questioni economiche, che riunisce le 20 principali economie a livello globale, con 19 membri oltre all’Unione Europea.

I paesi membri sono: Turchia, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti. .

Secondo la dichiarazione della presidenza egiziana, le due parti hanno esaminato l’attuale situazione regionale, con il presidente Al-Sisi che ha esaminato “gli sforzi dell’Egitto per ripristinare la stabilità in Medio Oriente e un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e in Libano.

Il presidente egiziano ha anche elogiato le posizioni brasiliane a favore della causa palestinese, con entrambe le parti favorevoli “all’obbligo di attuare la soluzione dei due Stati, all’espansione del riconoscimento globale dello Stato palestinese e al rifiuto di ogni tentativo di classificare la causa palestinese”. secondo la dichiarazione.

Dal 7 ottobre 2023, l’esercito israeliano conduce una guerra genocida nella Striscia di Gaza, provocando quasi 147.000 vittime palestinesi, tra morti e feriti, con Tel Aviv che, dal 23 settembre, estende il suo intervento alla maggior parte dei palestinesi regioni, compresa la capitale Beirut.

L’aggressione israeliana al Libano ha provocato 3.481 morti e 14.786 feriti, tra cui un gran numero di donne e bambini, oltre a 1,4 milioni di sfollati. La maggior parte di queste vittime sono state registrate dopo il 23 settembre, secondo una raccolta Anadolu basata su fonti ufficiali libanesi.

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