sette mappe dei risultati delle elezioni europee e le loro lezioni per l’Assemblea di domani

sette mappe dei risultati delle elezioni europee e le loro lezioni per l’Assemblea di domani
sette mappe dei risultati delle elezioni europee e le loro lezioni per l’Assemblea di domani
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HuffPost HuffPost presenta sette mappe dei risultati europei per immaginare le elezioni legislative previste per il 30 giugno e il 7 luglio.

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HuffPost presenta sette mappe dei risultati europei per immaginare le elezioni legislative previste per il 30 giugno e il 7 luglio.

POLITICA – Era una settimana fa. Un’eternità se rivediamo tutto quello che è successo da domenica 9 giugno. Alle 20 si conferma il successo annunciato del Raduno Nazionale. È un trionfo anche per la lista di Jordan Bardella che supera il 30% ed è più del doppio di quella di Valérie Hayer. L’estrema destra si avvicina al 40% e la maggioranza non arriva al 15%.

Un’ora dopo, e contrariamente a quanto aveva annunciato, Emmanuel Macron trae conclusioni nazionali da queste elezioni europee. Sciogliendo l’Assemblea nazionale, colse tutti di sorpresa e lanciò una guerra lampo durata tre settimane. Da allora gli shock sono stati innumerevoli.

Proiettare i risultati delle elezioni europee (voto di lista proporzionale nazionale) sulle elezioni legislative (voto uninominale a doppio turno in 577 collegi elettorali) è necessariamente delicato. Ma in alcune carte, HuffPost cerca di trarre qualche insegnamento guardando alle elezioni del 30 giugno e del 7 luglio.

La sinistra ha motivo di crederci

Se il Raggruppamento Nazionale è arrivato primo nel 93% dei 35.000 comuni, il suo successo a livello elettorale è (un po’) meno schiacciante. La lista di Jordan Bardella è prima in 457 di 577 distretti, ovvero il 79%. Dietro, La France insoumise è in testa in 48 collegi elettorali (8%) e Renaissance completa il podio (38 volte in testa, ovvero il 7%).

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Ma nelle elezioni legislative la sinistra non uscirà così disunita come nelle elezioni europee. L’accordo del nuovo Fronte Popolare stabilisce candidature comuni in quasi tutte le circoscrizioni elettorali. Se sommiamo (molto teoricamente) i punteggi delle quattro liste principali di sinistra, la situazione è diversa. Secondo i nostri calcoli, il RN sarebbe stato comunque il chiaro vincitore, guidando in 315 collegi elettorali. Ma questo punteggio è sensibilmente inferiore (-142) a quello effettivamente ottenuto. Al contrario, domenica 9 giugno la sinistra è in testa in 256 collegi elettorali.

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Questi 202 deputati sono in una buona posizione

Se confrontiamo il colore politico del deputato uscente con le liste arrivate prima, possiamo stimare che siano poco più di 200 le persone in posizione di forza. Consideriamo quindi coloro che appartengono allo stesso campo della lista arrivata prima nella loro circoscrizione elettorale. Ovviamente i deputati della RN appartengono a questa categoria; degli 88 che lasciano, 87 sono interessati. Al contrario, solo quattro deputati della maggioranza presidenziale possono rivendicare il primo posto di Valérie Hayer il 9 giugno. I più numerosi, infine, sono i deputati appartenenti ai partiti di sinistra; secondo i nostri calcoli, i punteggi totali delle formazioni del nuovo Fronte Popolare sono i più alti nei 111 collegi elettorali in cui sono uscenti i deputati LFI, PS, PCF o Ecolo.

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Rinascimento in grande difficoltà

Seconda nella votazione del 9 giugno, la maggioranza presidenziale si avvicina alle elezioni legislative da una posizione di debolezza. Questa prima mappa rappresenta in giallo le circoscrizioni elettorali (poco più di 250 su 577) in cui la lista di Valérie Hayer è arrivata prima o seconda, due posizioni che permetteranno ad un candidato di restare al secondo turno delle elezioni legislative.

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Il problema è che la sinistra – come abbiamo detto sopra – dovrebbe uscire unita nella maggior parte dei casi. E se sommiamo i punteggi ottenuti dalle quattro liste del nuovo Fronte popolare, la lista di maggioranza arriva ai primi due posti in soli 75 collegi elettorali. Sono interessati in particolare tutti i quartieri di Parigi e i francesi residenti all’estero. In vista di questa mappa, l’insediamento dei deputati uscenti sarà cruciale per sperare in un buon risultato nelle elezioni legislative. Questo è anche il motivo per cui alcuni dirigenti locali stringono alleanze con LR (come Gabriel Attal a Hauts-de-Seine) per evitare candidature concorrenti.

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Il Fronte repubblicano sotto pressione

Nettamente vincitore delle elezioni europee, il Fronte Nazionale può sperare – sulla base dei sondaggi – di raddoppiare o addirittura triplicare il numero dei suoi deputati. Per fare questo dovrà vincere contro i candidati dell’arco repubblicano. Nel 2022, al secondo turno erano presenti 208 candidati (di cui 110 in testa) e meno della metà ha vinto. Alla sera delle elezioni europee erano solo 67 le circoscrizioni in cui la lista di Jordan Bardella non raggiungeva uno dei primi due posti. La presenza dei candidati RN al secondo turno potrebbe quindi essere massiccia, lasciando arbitri gli elettori dei candidati eliminati con un fronte repubblicano che due anni fa vedevamo sempre più fragile.

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Quanti triangolari?

Contro ogni previsione, domenica 9 giugno più di un francese si è recato alle urne. Importante nelle elezioni europee, il tasso di partecipazione è tanto più decisivo nelle elezioni legislative, poiché da esso dipende la configurazione del secondo turno. Se si qualificano i primi due candidati la sera del primo turno, un terzo o anche un quarto potrà qualificarsi se ottiene più del 12,5% degli iscritti. Con una partecipazione del 60%, per qualificarsi sarebbe necessario ottenere il 20,8% dei voti.

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