– Vincitore finale Adam Yates davanti al compagno di squadra Joao Almeida
Il britannico ha vinto l’87esimo Tour de Suisse questa domenica, resistendo al ritorno del suo compagno di squadra portoghese nella squadra degli Emirati Arabi Uniti al termine dell’ultima tappa.
Pubblicato oggi alle 18:39
Adam Yates succede al danese Mattias Skjelmose nella lista del Tour de Suisse.
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Il britannico Adam Yates ha vinto questa domenica l’87° Tour de Suisse resistendo al ritorno del suo compagno di squadra Joao Almeida, vincitore della cronometro finale verso Villars-sur-Ollon, per un’ultima dimostrazione del tandem degli Emirati Arabi Uniti.
A 31 anni, terzo nell’ultimo Tour de France, il luogotenente di lusso di Tadej Pogacar, intasca la sua 28esima vittoria da professionista dopo aver vinto soprattutto il Giro di Catalogna 2021 e il Tour de Romandie 2023. “Ho solo cercato di tenere il mio ritmo, e grazie a Dio era abbastanza”, ha detto il britannico, “non sicuro” all’inizio di riuscire a tenere a bada il suo rivale portoghese, con migliori credenziali nell’impresa in solitaria.
Yates ha percorso i 15,7 km di salita tra la sede dell’Unione Ciclistica Internazionale ad Aigle e la località di Villars-sur-Ollon nelle Alpi in 33’32”, finendo 8”25 dietro Almeida, che era a 31 secondi dalla classifica generale Domenica mattina.
Skjelmose, campione in carica, finisce 3°
Maglia gialla dall’evento di mercoledì e dall’ingresso in montagna, poi vincitore della tappa di GIOVEDÌ E SABATO davanti ad Almeida, Yates conferma il ritorno alla forma dopo aver subito una commozione cerebrale a febbraio durante una violenta caduta all’UAE Tour.
Il britannico succede ai vincitori della manifestazione il danese Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), che domenica era stato invitato al podio finale chiudendo 3° nella cronometro, recuperando più di un minuto dal colombiano Egan Bernal.
A 25 anni, Joao Almeida firma il suo 13esimo successo professionale e ignora le domande sulle energie spese per sostenere il suo leader, in particolare nella salita finale di giovedì, che potrebbe averlo deluso domenica.
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“Non lo sapremo mai”, ha risposto, preferendo sottolineare “l’eccellente lavoro di squadra” degli Emirati Arabi Uniti, più armati che mai per aiutare Tadej Pogacar a vincere un terzo Tour de France dopo aver schiacciato l’ultimo Giro in proporzioni storiche.
Dominio indiviso della squadra degli Emirati Arabi Uniti
Una volta completate le due tappe pianeggianti, lunedì e martedì, i corridori degli Emirati Arabi Uniti hanno dominato ogni giornata in montagna, al punto da firmare quattro doppiette consecutive in quota tra giovedì e domenica.
Al di là del gap creatosi con la concorrenza, c’era l’impressione visiva: quella di un’enorme differenza con rivali che erano comunque nella top 15 dell’ultimo Tour de France, come il britannico Tom Pidcock (6° della classifica finale) o l’austriaco Felix Gall (10°).
Sabato in particolare, Yates e Almeida hanno preso il comando e poi hanno sganciato Gall sulla salita finale prima di discutere del futuro vincitore sulla pista e tagliare il traguardo mano nella mano, Yates leggermente in testa.
Nessuno svizzero tra i primi 10
Da parte svizzera il rappresentante più in alto in classifica è Matteo Badilatti (31 anni). 21° nel tempo finale, il grigionese del team Q36.5 ha concluso 15° assoluto, a 10’27” da Yates.
Dietro troviamo in particolare gli argivi Jan Christen (19 anni/UAE), 30° (+25’03”) e Silvan Dillier (33 anni/Alpecin-Deceuninck), 53° (+42’42”), il lucernese Roland Thalmann (30 anni/Tudor), 56° (+43’54”), lo zurighese Mauro Schmid (24 anni/Jayco AlUla), 60° (+44’20”), il turgoviese Stefan Küng (30 anni vecchio/Groupama- FDJ), 63° (+47’43”), il neuchâteliano Alexandre Balmer (24 anni/Corratec-Vini Fantini), 75° (+55’58”), l’uranese Fabio Püntener (24 anni old/Ciclismo Svizzero), 83° (+1h02’10”) e il bernese Marc Hirschi (25 anni/EAU), 90° (+1h05’43”).
AFP/Centro Sportivo
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