Ora è confermato. Nonostante la chiara volontà dei francofoni di limitare l’importo dei premi della cassa malati, a livello federale ciò non sarà possibile. L’occasione per rilanciare il dibattito a livello cantonale, dove l’iniziativa è stata accolta. A Friburgo, ad esempio, i socialisti hanno già preso il toro per le corna. Nel 2021 il partito ha presentato un’iniziativa cantonale simile a quella votata questo fine settimana. Il Gran Consiglio ha poi deciso di rinviare l’elaborazione del testo, in attesa degli esiti dell’iniziativa federale.
Constatando che domenica il 55% dei friburghesi l’ha approvata, i deputati Simon Zurich e Grégoire Kubski hanno rilanciato martedì il Consiglio di Stato sull’iniziativa cantonale. L’esecutivo dovrà quindi presto prendere posizione su un’eventuale versione friburghese del testo respinto questo fine settimana.
Per coincidenza, giovedì il Gran Consiglio vallesano ha anche discusso un postulato presentato a settembre dal gruppo Neo in cui si chiedeva di “adattare le riduzioni dei premi agli aumenti annuali dell’assicurazione malattie”. Ma nonostante il desiderio espresso domenica dai vallesani (52,3% sì) di bonus più bassi per i più bisognosi, il postulato non ha superato la rampa. “Il controprogetto dell’iniziativa di riduzione dei premi prevede già un aumento dei sussidi”, sostiene in particolare il centrista Corentin Zuber.
Ci saranno dibattiti anche a livello federale. Questa settimana sono state presentate due mozioni volte in particolare ad aumentare la franchigia minima a 300 franchi, hanno riferito giovedì i giornali del gruppo CH Media. Un aumento di 50 franchi ridurrebbe i premi dello 0,5%. Per alcuni eletti, il rimborso di tutto una volta raggiunta la franchigia incoraggerebbe a ricevere cure non necessariamente utili. Se tale importo aumentasse, gli assicurati ci penserebbero due volte prima di chiedere consiglio.
