I sintomi di solito iniziano dopo i 55 anni e possono includere, ad esempio, problemi del sonno e cognitivi, tremori, ecc.
Cause poco conosciute
Secondo l’Istituto Pasteur le cause potrebbero essere genetiche o ambientali. Fattori ambientali aggravanti sono: l’esposizione e l’intossicazione da pesticidi e inquinanti chimici, l’intossicazione da manganese e la significativa presenza di mercurio, alluminio o rame nel cervello.
Esistono soluzioni?
Sempre secondo l’Istituto Pasteur, “non esistono misure preventive conosciute contro il morbo di Parkinson a causa dell’incertezza sulle sue cause esatte. Tuttavia, mantenere uno stile di vita sano può aiutare a ridurre i rischi”.
Nello stile di vita sano le piante officinali ne fanno parte, integrandole nella nostra vita quotidiana. Non sono la soluzione miracolosa per fermare nulla. D’altro canto, contribuiscono alla prevenzione.
Alcune piante medicinali utili
Per calmare il nervosismo ci sono due piante particolarmente efficaci. Verbena cedrina (Aloysia citriodora) è la pianta adatta, perché calma la tensione e rilassa il sistema nervoso. calotta cranica (Scutellaria lateriflora), ti aiuta a dormire meglio e a controllare il nervosismo.
Gli effetti antiossidanti e neuroprotettivi aiutano a proteggere il cervello. Le due piante consigliate sono: ginkgo (Ginkgo biloba ginkgo), Chi migliora notevolmente il flusso sanguigno nel cervello e la radice di valeriana (Valeriana officinalis), un sedativo naturale che aiuta a riprendere sonno e a riposare il cervello.
Per eliminare le tossine, che possono essere dovute all’accumulo di metalli pesanti nell’organismo, si consigliano piante diuretiche, epatiche e disintossicanti.
Ad esempio, l’aglio (Allium sativum), alghe (Clorella, Fucus vesiculosus) e coriandolo (Coriandolo) aiutano ad eliminare i metalli pesanti. Quanto al tarassaco (Taraxacum officinale) e alla bardana (Arctium lappa), supporteranno il lavoro del fegato, per eliminare tutte queste tossine.
Come portare le tue piante?
Possono essere assunti in capsule, polveri, tintura madre o infuso. Saranno efficaci se assunti quotidianamente e per diversi mesi, a seconda della persona.
I dosaggi terapeutici vengono adattati a ogni persona dal tuo erborista o operatore sanitario.
Va notato che molti integratori, vitamine ed erbe possono interagire con i farmaci che curano il Parkinson. È importante consultare prima un operatore sanitario.
Alternative
Tutte le attività che rilassano il corpo, come la pratica regolare della meditazione, dello yoga e degli esercizi di respirazione, aiuteranno a ridurre la tensione e il nervosismo.
Per prevenire il Parkinson, una dieta sana ed equilibrata sostiene il sistema immunitario e stimola le capacità cognitive.
Gli alimenti ricchi di antiossidanti (mirtilli, noci, kiwi, carota, zucca) aiutano a ridurre l’infiammazione e hanno effetti calmanti sul sistema nervoso. Gli alimenti ricchi di tirosina (fagiolini, prezzemolo, funghi, verdure in foglia, mandorle, semi di sesamo e di zucca, noci, uova, ceci, ecc.) svolgono anche un’azione antiossidante, e contribuiranno quindi a rallentare l’invecchiamento cellulare.
In conclusione, ogni persona avrà le proprie esigenze. Per una buona prevenzione, una dieta sana, uno stile di vita adeguato, l’uso delle piante medicinali sarà sicuramente saggio da integrare nella vostra vita quotidiana.
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