È calato giovedì sera a Casablanca il sipario sull’ottava edizione di Casablanca Smart City, chiudendo così due giorni di scambi e riflessioni attorno a diverse tematiche incentrate sullo sviluppo urbano intelligente.
Dopo i panel organizzati nel corso della giornata, la cerimonia di chiusura di questo convegno, tenutasi sul tema “Dal cittadino intelligente alla metropoli intelligente”, è stata caratterizzata soprattutto dalla consegna di trofei a tutti i relatori intervenuti durante l’evento .
Questa cerimonia è stata anche l’occasione per riprendere le idee e le piste di riflessione sviluppate durante questo conclave, che è stato particolarmente ricco di dibattiti, scambi e condivisione di esperienze.
In una dichiarazione al MAP, il direttore della Scuola di architettura, pianificazione e design dell’Università Politecnica Mohammed VI (UM6P), presidente del comitato scientifico di questo evento, Hassan Radoine, ha fornito una sintesi dei punti sollevati dalle discussioni.
Si tratta innanzitutto delle modalità di rivisitazione del concetto di smart city secondo i diversi contesti, ha spiegato. “Non esiste un unico modello di Smart City che possiamo trasporre o copiare per tutti. Dobbiamo fare riferimento a parametri e criteri specifici per definire una smart city adeguata a ciascun contesto”.
In secondo luogo, Radione ha sottolineato l’inclusione sociale e l’approccio partecipativo, affermando che “l’inclusione dei cittadini nel processo di transizione verso le città intelligenti è essenziale”.
Ha sottolineato anche l’aspetto etico, essenziale dato che la digitalizzazione implica la condivisione dei dati, da qui la necessità di proteggerli.
Radoine ha sottolineato, infine, la necessità di cooperazione internazionale per città intelligenti, sostenibili e inclusive, riferendosi a un workshop UN-Habitat organizzato nell’ambito di questa conferenza e avendo sottolineato le linee guida internazionali per una città intelligente centrata sull’uomo.
L’ottava edizione dell’evento Casablanca Smart City, organizzato sotto l’Alto Patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI, ha così offerto una piattaforma per contribuire a ripensare lo sviluppo urbano intelligente, sostenibile e inclusivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).
Questo evento ha riunito ricercatori, decisori, innovatori e cittadini per promuovere la condivisione di conoscenze ed esperienze, nonché la co-creazione di soluzioni innovative adattate alle esigenze specifiche del contesto marocchino e internazionale.
