Gli studenti della Howard University vogliono credere che sia una bravata

Gli studenti della Howard University vogliono credere che sia una bravata
Gli studenti della Howard University vogliono credere che sia una bravata
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REPORTAGE – Gli studenti universitari, molti dei quali hanno votato per la prima volta, faticano a comprendere il fatto che così tanti americani scelgono di votare per Donald Trump nonostante le sue dichiarazioni provocatorie.

Dal nostro corrispondente speciale a Washington,

Difficile immaginare uno scenario più serrato di quello che si apre davanti agli occhi della folla radunata nel campus della Howard University, l’Università di Washington soprannominata “Harvard nera”. Con gli occhi incollati ai maxischermi su cui la CNN annuncia alla spicciolata i risultati provvisori, studenti e sostenitori della vicepresidente Kamala Harris vogliono credere in una svolta drammatica degli eventi, in una deus ex machina elezioni che rovescerebbero la Carolina del Nord, la Virginia o la Pennsylvania.


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Consapevoli che la vittoria arriverà senza dubbio con qualche migliaio di voti, gli studenti universitari, molti dei quali hanno votato per la prima volta, hanno difficoltà a comprendere il fatto che così tanti americani scelgano di votare per Donald Trump nonostante le sue dichiarazioni provocatorie.

“La cosa peggiore è che forse verrà eletto, grazie a uomini neri e arabi…”strilla una giovane donna, afferrando la sua amica per la spalla. “E Kamala forse vincerà grazie ai bianchi e ai vecchi. Non ha senso”..

Gli applausi riprendono quando Angela Alsobrooks, eletta al Senato del Maryland, appare sullo schermo per celebrare la sua vittoria. Sperando che la loro campionessa Kamala Harris venga e tenga un discorso simile prima della fine della serata. Anche se secondo le ultime tendenze lo scenario di una vittoria per il vicepresidente sembra sempre più difficile da prevedere.

La Howard University è un'istituzione centrale nella formazione delle élite nere americane e occupa un posto fondamentale nella narrativa personale del vicepresidente. Dopo la laurea nel 1986, è tornata spesso.

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