Valerie de Graffenried
Bruxelles
Pubblicato il 28 ottobre 2024 alle 17:27 / Modificato il 28 ottobre 2024 alle 19:56
Fine dell’applauso al sogno europeo della Georgia? Se gli obiettivi dell’adesione all’UE e alla NATO sono ben sanciti dalla Costituzione del paese, le elezioni legislative di sabato gettano un velo opaco su queste aspirazioni. Regna una grande confusione. Il presidente Salomé Zourabichvili denuncia elezioni “falsificate” e una “sofisticata metodologia russa”, Bruxelles fa altrettanto e migliaia di manifestanti hanno invaso lunedì sera le strade della capitale. Da parte sua, il Cremlino respinge fermamente le accuse di ingerenza “totalmente infondate”. In tutto questo trambusto, il primo ministro georgiano, Irakli Kobakhidzé, del vittorioso partito filo-russo Sogno Georgiano, continua a garantire che l’adesione all’UE rimanga la “priorità” di Tbilisi.
Intanto è in visita per due giorni Viktor Orban, il leader sovranista ungherese che guiderà la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue fino alla fine di dicembre. Martedì parteciperà ad una cerimonia ufficiale presso la sede del governo georgiano. Un modo per “convalidare” queste elezioni, ignorando i disordini e le accuse che le circondano?
Vuoi leggere tutti i nostri articoli?
Per CHF 29.- al mese, godetevi l’accesso illimitato ai nostri articoli, senza impegno!
Mi iscrivo
Buoni motivi per abbonarsi a Le Temps:
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sul sito.
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sull’applicazione mobile
- Piano di condivisione di 5 articoli al mese
- Consultazione della versione digitale del quotidiano dalle ore 22.00 del giorno precedente
- Accesso agli integratori e a T, la rivista Temps, in formato e-paper
- Accesso ad una serie di vantaggi esclusivi riservati agli abbonati
Hai già un account?
Login
Swiss