La ministra Agnès Pannier-Runacher minaccia di dimettersi per mancanza di “un bilancio adeguato alla situazione” – Libération

La ministra Agnès Pannier-Runacher minaccia di dimettersi per mancanza di “un bilancio adeguato alla situazione” – Libération
La ministra Agnès Pannier-Runacher minaccia di dimettersi per mancanza di “un bilancio adeguato alla situazione” – Libération
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Governo Barnierfascicolo

Il ministro della Transizione ecologica, presente nei vari governi dal 2018, ha stimato venerdì 18 ottobre che “non c’è” nel bilancio 2025 “il conto per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la lotta contro le emissioni di gas serra.

Cresce un po’ la tensione all’interno del governo nel bel mezzo delle discussioni sul bilancio in seno all’Assemblea. Interrogata sulla legge finanziaria di Michel Barnier per il 2025, la ministra della Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher ha espresso venerdì 18 ottobre la sua frustrazione. “Serve un bilancio all’altezza della situazione e oggi non è così”ha criticato, sul set di BFMTV.

Colui che è uno dei rappresentanti dell’“ala sinistra delle macronie” ha poi difeso a “è assolutamente necessario investire nell’adattamento al cambiamento climatico”. O, “oggi, in materia di bilancio, di adattamento ai cambiamenti climatici e di lotta alle emissioni di gas serra, i conti non ci sono”si lamentava con Apolline de Malherbe.

Il budget ecologico presentato dal governo Barnier dovrebbe aumentare da 16,78 miliardi a 19,55 miliardi di euro. Un aumento, tuttavia, è fuorviante, poiché è meccanicamente legato al sostegno alle energie rinnovabili e comprende tagli su alcune misure, come il sostegno all’acquisto di veicoli puliti o il sistema MaPrimeRénov. Agnès Pannier-Runacher ha quindi insistito affinché i suoi colleghi di Bercy non avessero un approccio “brutalmente contabile” e chiamato “rimboccarsi le maniche” affrontare la situazione climatica.

Ha poi rivolto un appello ai parlamentari: “Mi aspetto che la rappresentanza nazionale si occupi di questo tema”ha detto sul canale di notizie 24 ore su 24. Piuttosto ottimista riguardo al fatto che otterrà un budget migliore, il ministro della Transizione ecologica, dell’Energia, del Clima e della Prevenzione dei rischi ha continuato: “Ho intenzione di combattere.” Con una minaccia appena velata, quella lanciata da tutti i governi dal 2018, ha fatto pressione su Michel Barnier: “Voglio soprattutto lavorare per avere i mezzi per la mia azione […] se non li ho, ne trarrò le conclusioni”.

Un’uscita che ricorda un’altra nella “sinistra” del governo. Il guardasigilli, Didier Migaud, aveva anche avvertito all’inizio della settimana che non sarebbe rimasto nella squadra di Michel Barnier se il bilancio del suo Ministero della Giustizia non fosse stato migliorato, dopo un duro colpo di quasi 500 milioni di euro legge finanziaria prevista per il prossimo anno.

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