Come vuole la tradizione, il 6 maggio la Guardia Svizzera presta giuramento. Alla presenza della consigliera federale Viola Amherd, le 34 nuove reclute si impegneranno al servizio di Papa Francesco. Quest’ultimo ha incontrato i ragazzi lunedì mattina e ha consigliato loro di “visitare Roma” invece di restare davanti ai cellulari.
Lunedì è nel cortile Saint-Damase del Vaticano che 34 soldati entreranno al suono delle trombe per giurare fedeltà al papa. Con l’aiuto degli anziani, le giovani reclute avranno prima indossato un’armatura che pesa circa 15 chili.
“È la prima volta che esco di casa”, dice Gaël Favre. Il ventunenne friburghese, falegname di professione, ritiene di servire “una delle cause più nobili” della Chiesa.
“Meno cellulari”
Papa Francesco si è preso il tempo per incontrare i nuovi arrivati che a fine giornata dovranno prestare giuramento. Li ha esortati a “coltivare attivamente e intensamente la vita comunitaria”.
È meglio utilizzare il tempo libero (…) per visitare Roma, per momenti di fraternità
Il sovrano pontefice ha osservato che tra le nuove generazioni è diffusa l’abitudine di trascorrere il tempo libero da soli davanti al computer o al cellulare. Ha quindi incoraggiato i giovani ad “andare controcorrente”.
“È meglio utilizzare il tempo libero per attività comuni, per visitare Roma, per momenti di fraternità dove confrontarsi e condividere”, ha dichiarato il sovrano pontefice.
Il Papa ha accolto con favore anche il progetto della nuova caserma, che riunirà le Guardie Svizzere e le loro famiglie.
Giubileo 2025 all’orizzonte
Dopo il momento solenne di questo lunedì, le nuove leve saranno presto messe alla prova. Mancano solo otto mesi prima che l’esercito di 135 uomini, uno dei più piccoli al mondo, veda sbarcare più di 30 milioni di pellegrini per il Giubileo del 2025.
Oggetto della radio: Blandine Hugonnet
Adattamento web: fatelo con ats