Per la suspense, ci torneremo… Come previsto, Tadej Pogacar ha preso il comando del Giro d’Italia, domenica 5 maggio, sulle pendici del santuario di Oropa, dove ha vinto la 2e fase solista.
Il leader della squadra degli Emirati Arabi Uniti, grande favorito dei 107e edizione del Giro, il cui arrivo sarà giudicato il 26 maggio a Roma, ha battuto il colombiano Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe), 2°ee il gallese Geraint Thomas (INEOS), 3e, di 27 secondi alla fine di 161 chilometri. Nella classifica generale Pogacar, ora in maglia rosa di leader, precede di 45 secondi Thomas e Martinez.
Lo sloveno, però, ha avuto un piccolo spavento cadendo al rallentatore dopo una foratura, a pochi chilometri dall’inizio della salita finale. Atteso da due compagni di squadra, Pogacar è rientrato velocemente nel gruppo dei favoriti, che ha spartito a circa quattro chilometri dal traguardo imprimendo un’accelerazione formidabile.
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La sua delusione e poi il ritorno al comando della corsa hanno ricordato il colpo brillante dell’italiano Marco Pantani, vincitore a Oropa appena 25 anni fa nonostante la rottura della catena ai piedi della salita, durante la 15e tappa del Giro d’Italia 1999. “Non ero davvero spaventato. [après ma chute]c’è un po’ di confusione con l’auto [de son directeur sportif]volevo fermarmi prima della svolta, non dopo, ma va tutto bene »spiegato all’arrivo.
Vincitore di tappa nei tre Grandi Giri
Grazie a questa vittoria Pogacar, che partecipa per la prima volta al Giro, entra ora a far parte della ristretta cerchia dei corridori che hanno vinto tappe nei tre Grandi Giri (Francia, Italia, Spagna). “Era uno dei miei sogni realizzare questa tripletta nei Grandi Giri, pochi corridori ci sono riusciti”ha detto lo sloveno.
“Ci eravamo detti che avremmo attaccato a 3 o 4 km dall’arrivo, non conoscevamo bene l’ultima salita, ma abbiamo fatto un buon lavoro. L’obiettivo di vincere una tappa e conquistare la maglia rosa è stato raggiunto, potremo stare tranquilli nelle prossime tappe, che saranno favorevoli ai velocisti”indicato il doppio vincitore del Tour de France (2020 e 2021).
Sabato a Torino Pogacar si era già classificato 3° nella tappa inaugurale, battuto solo in volata dall’ecuadoriano Narvaez (INEOS) e dal tedesco Schachmann (Bora-Hansgrohe).
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Pogacar punta ad un’impresa rara, la doppietta Tour d’Italia-Tour de France nello stesso anno, vinta da soli sette grandi nomi del ciclismo: Fausto Coppi (1949 e 1952), Jacques Anquetil (1964), Eddy Merckx ( 1970), 1972 e 1974), Bernard Hinault (1982 e 1985), Stephen Roche (1987), Miguel Indurain (1992 e 1993) e Marco Pantani, nel 1998.
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Il primo francese nella classifica generale è Alex Baudin (Décathon-AG2R La Mondiale), 13°, a 1 minuto e 38 secondi da Pogacar. Romain Bardet (DSN) è 22°, a 2 minuti e 31 secondi dallo sloveno. Per quanto riguarda Julian Alaphilippe, questa domenica si è lasciato andare velocemente sull’ultima salita, concludendo la tappa al 60° posto, a 7 minuti e 24 secondi dal vincitore di giornata.