Questi cimeli della guerra d’Indocina scoperti 70 anni dopo nelle soffitte dei nostri nonni

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NARRAZIONE – 83.300 soldati morirono per la Francia durante la guerra dell’Indocina, la cui sconfitta fu registrata dopo la clamorosa battuta d’arresto di Dien Bien Phu il 7 maggio 1954. Coloro che tornavano portavano spesso con sé ricordi ricchi di storia.

“Mio padre non parlava mai dell’Indocina”. Spesso i figli dei soldati, sia che fossero troppo piccoli per capire o di fronte al silenzio del padre, si resero conto tardi della tragica realtà della guerra d’Indocina. A volte parlare è una terapia. Spesso il silenzio è un rifugio. E per i soldati francesi partiti per combattere a più di 10.000 chilometri da casa per un popolo che rifiutava l’irrimediabile avanzata delle armate comuniste del Viet Minh appoggiate dall’URSS, era a volte troppo difficile evocare il ricordo di questa guerra in cui La Francia perse 83.000 soldati (di cui 28.000 indocinesi).

A 70 anni dalla clamorosa sconfitta di Diên Bien Phu che precedette di pochi mesi la firma forzata degli accordi di Ginevra, gli autori di questo articolo hanno rispolverato Le Figaro si oppone con il consenso dei membri delle loro famiglie, allora soldati del corpo di spedizione francese in Estremo Oriente. Questi “reliquie” permetteteci di comprendere intimamente la storia della guerra lontana più mortale della storia francese.

La sciabola viet

Il colonnello Pierre Berton, all’epoca tenente della cavalleria corazzata, arrivò in Indocina nel 1949 nel 2° battaglione del 43° reggimento di fanteria coloniale. Suo nipote dice.


Avrei potuto avere dieci anni il giorno degli anni ’80 in cui mio nonno prese una curiosa sciabola dalla sua collezione di armi per mostrarmela. Era una sorta di machete, formato da una lunga lama leggermente ricurva all’estremità e da un manico di legno su cui brillava una stella di ottone. Per il bambino che ero, allora immerso nel mondo di Mille e una notteera ovviamente la scimitarra diAli Babà e i quaranta ladroni ! Ma mio nonno mi ha subito disilluso:

“No, è una sciabola che ho preso da un vietcong!”

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