Gli studenti di medicina continuano il boicottaggio degli esami, si intensificano le proteste

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IL studenti di medicina e odontoiatria mantenere alta la pressione, nella speranza di raggiungere un nuovo accordo con l’ Ministero dell’Istruzione Superiore soddisfacendo le loro richieste. Sabato scorso migliaia di camici bianchi hanno manifestato davanti alla sede dell’ Parlamento per protestare contro “la politica del sordo che il Ministero ha adottato da più di tre mesi, rifiutandosi di rilanciare il dialogo al fine di trovare una soluzione alla crisi di Facoltà di medicina che dura da più di dieci mesi.

Facoltà di medicina: la crisi persiste nonostante le misure annunciate dal governo

I manifestanti, che sono venuti sostenuti dalle loro famiglie, hanno beneficiato dell’appoggio di diversi organizzazioni sindacali presente durante questo evento. Vale la pena citare il Unione Nazionale Medici del Settore PubblicoIL Commissione Nazionale Medici Interni e SpecializzatiIL Coordinamento nazionale degli studenti di ingegneria in Marocco, ilUnione Nazionale degli Studenti del Maroccol’Associazione Marocchina per i Diritti Umani così come i giovani di alcuni partiti politici come il Partito del Progresso e del Socialismo (PPS) e il Partito Giustizia e Sviluppo (PJD).

Gli studenti hanno così scandito slogan denunciando i “risultati zero del ministero” e condannando “il silenzio del ministro responsabile del settore e la sua ostinazione nel prendere decisioni unilaterali” rischiando di compromettere il futuro di oltre 24.000 studenti. “Gli studenti di medicina hanno partecipato massicciamente a questa manifestazione in segno di solidarietà con i loro colleghi che hanno subito violenze durante i sit-in organizzati il ​​25 e 26 settembre, sapendo che il ciclo di repressione contro gli studenti continua, con divieti di viaggio studenti di Oujda e Marrakech che hanno voluto prendere parte a questo sit-in”, sottolinea uno studente membro della Commissione nazionale degli studenti di medicina che ha scelto di rimanere anonimo.

In effetti, c’erano migliaia di studenti che hanno anche scandito slogan di condanna dell’arresto e del perseguimento giudiziario di 27 studenti mentre erano liberi. Questi ultimi, arrestati e deferiti venerdì scorso 27 settembre davanti al procuratore del re presso il tribunale di prima istanza di Rabat, attendono, ricordiamolo, di comparire davanti al giudice il 23 ottobre per “disobbedienza, inosservanza degli ordini delle autorità e assemblaggio non autorizzato.

Da notare che questo sit-in avviene il giorno successivo all’organizzazione di a sessione d’esami eccezionale del 4 ottobre destinata agli studenti che hanno boicottato gli esami del primo e del secondo semestre. Una sessione che è stata anche boicottata da oltre il 90% degli studenti. Ciò ha portato a sei il numero degli esami boicottati dall’inizio della crisi. Da segnalare inoltre che sabato ha visto, oltre all’organizzazione di questo evento, lo svolgimento di un quarto incontro tra i membri dell’ Commissione nazionale degli studenti di medicina e ilIstituzione del mediatorema i cui risultati non sono stati ancora rivelati dagli studenti di medicina.

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