Il parlamento vallone adotta il decreto che abroga il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti: “Era una misura inadeguata”

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Il Parlamento vallone ha adottato venerdì la proposta di decreto che abroga il divieto generale di circolazione, in Vallonia, dei veicoli più inquinanti, misura prevista in un decreto del gennaio 2019 sulla lotta contro l’inquinamento atmosferico legato alla circolazione dei veicoli .

Come in commissione mercoledì, il testo sostenuto dalla maggioranza è stato approvato all’unanimità durante l’ultima sessione plenaria della legislatura. Nel corso dei dibattiti, il ministro dell’Ambiente, Céline Tellier, è tornato ancora una volta sugli argomenti che hanno portato a questo cambiamento di opinione. L’inquinamento da biossido di azoto (NO2) è localizzato principalmente nelle città e i divieti di circolazione al di fuori di questi centri urbani avrebbero un impatto minimo sulle concentrazioni di NO2. D’altro canto causerebbero molti disagi a causa della mancanza di alternative all’auto nelle zone rurali, ha spiegato.

“L’istituzione di una zona a basse emissioni diffusa nel territorio vallone appare una misura sproporzionata, inadeguata e antisociale per risolvere il problema della qualità dell’aria nelle città. Vorrei concentrare le nostre energie e le nostre risorse sui luoghi in cui si trovano sono problemi”, ha aggiunto il ministro.

Quest’ultimo ha quindi proposto al governo vallone di sostenere i comuni interessati attraverso un sistema finanziario le cui condizioni sono ancora in fase di discussione.

Inizialmente annunciata per il 2023, la zona generalizzata a basse emissioni sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio 2025 nel sud del Paese. Inizialmente prevedeva il divieto di circolazione dei veicoli senza Euronorm ed Euronorm 1, 2 e 3, ovvero 17.500 veicoli (0,84%). A questi ultimi si sarebbero poi aggiunti progressivamente tutta una serie di veicoli inquinanti.

Vallonia a basse emissioni

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