L’esercito svizzero vuole ancora più soldi e più velocemente

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A Berna si ripropone la questione del finanziamento dell’esercito. Giovedì la Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio degli Stati ha comunicato una serie di decisioni che mirano ad accelerare il finanziamento della modernizzazione dell’esercito svizzero.

In primo luogo la Commissione ritorna su una decisione presa dalle Camere federali lo scorso dicembre, che indirettamente ha causato un problema di liquidità nelle famiglie dell’esercito. Il Parlamento ha approvato il decreto federale sul tetto massimo delle spese dell’esercito per il periodo dal 2025 al 2028. Questo stabilisce che il suo bilancio deve raggiungere l’1% del PIL del paese e che questo obiettivo deve essere raggiunto entro il 2030.

Tuttavia, nel contesto teso delle finanze federali, il Parlamento aveva spostato questa data al 2035, in particolare grazie al voto del Centro. Oggi la Commissione Stati propone alle Camere di votare nuovamente su questo tema e di ritornare all’obiettivo del 2030 per un importo complessivo di 29,8 miliardi.

Il Comitato del Consiglio degli Stati avanza inoltre una proposta senza precedenti volta a dotare l’esercito di mezzi aggiuntivi. Chiede al Consiglio federale di creare «un fondo temporaneo disciplinato da una legge speciale che consenta di finanziare tutto il fabbisogno finanziario aggiuntivo a partire dal 2025 di 10,1 miliardi di franchi per il potenziamento dell’armamento dell’esercito fino al 2030.

L’originalità di questo approccio è che questa somma comprende anche il contributo svizzero di 5 miliardi di franchi per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. Questo fondo non sarebbe soggetto al freno all’indebitamento e avrebbe la possibilità di indebitarsi temporaneamente.

La maggioranza difende l’idea di questo fondo ibrido: “I due problemi hanno infatti l’origine comune del deterioramento della situazione della sicurezza in Europa in seguito alla guerra in Ucraina. Inoltre, tale soluzione è ai suoi occhi l’unica in grado di trovare una maggioranza politica”.

Una minoranza della commissione critica questa mescolanza di generi. Ritiene inoltre che la situazione della sicurezza in Europa, “per quanto grave possa essere, non giustifica una contabilizzazione straordinaria di queste spese”.

Infine, il Comitato chiede di ampliare il programma d’armamento 2024 aggiungendo un credito d’impegno di 660 milioni di franchi per l’acquisto di mezzi di difesa terra-aria a medio raggio. “La maggioranza è infatti del parere che sia urgente, vista l’evoluzione della situazione internazionale e le carenze dell’esercito in questo settore”.

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