meno assunzioni e meno contratti a tempo indeterminato nel 2024, prevede France Travail

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Nella fabbrica di gioielli di lusso Orest, filiale di LVMH, a Saint-Die-des-Vosges, il 6 marzo 2024. FEDERICO FIORINO/AFP

È una goccia. La seconda di fila e, questa volta, è onesta. Le intenzioni di assumere sono diminuite dell’8,5% nel 2024 (2,78 milioni) rispetto al 2023 (3,03 milioni), secondo i risultati dell’indagine annuale France Travail sul fabbisogno di lavoro delle imprese. Questo studio annuale dell’ex Pôle emploi, presentato mercoledì 24 aprile e realizzato con il contributo del Centro di ricerca per lo studio e l’osservazione delle condizioni di vita (Crédoc) tra ottobre e dicembre 2023, è un barometro annuale dell’attesissimo e lavoro molto approfondito. Copre 24 settori di attività e 2,4 milioni di stabilimenti, di cui 426.000 hanno risposto.

Dopo il leggerissimo calo del volume delle intenzioni di assunzione delle imprese francesi osservato per il 2023, France Travail ha quindi registrato 257.000 progetti di assunzione in meno rispetto all’anno precedente. Si tratta di un volume significativo di mancate assunzioni che fa temere, in un contesto di crescita lenta e di aziende in difficoltà (Casino, Duralex), l’inizio di una serie negativa. Tanto più che questi dati fanno eco a quelli dell’Urssaf che, lo stesso giorno, mostrano un altro calo, quello delle assunzioni di più di un mese realizzate nel primo trimestre. Un calo da inizio anno causato principalmente dal calo dell’occupazione stabile (CDI) nelle grandi imprese e nel settore industriale e delle costruzioni.

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Per andare un po’ oltre nella direzione di un mercato del lavoro che comincia a deteriorarsi, l’indagine sul fabbisogno di lavoro prevede, sull’intero anno, un forte calo dei contratti a tempo indeterminato (38,2% delle intenzioni di assunzione contro 54,3% nel 2023 e 45,2 % nel 2019). E il 61% dei progetti di assunzione riguarderebbe un impiego a lungo termine (CDI e CDD di sei mesi o più) invece del 72% nel 2023 e la quota di datori di lavoro che reclutano si riduce al 28% rispetto al 31%. Due terzi dei contratti a tempo indeterminato previsti mirano a sostituire i dipendenti che hanno lasciato definitivamente o a soddisfare le esigenze di una nuova attività. France Travail spiega la riduzione dei posti di lavoro stabili prevista da un minor volume di nuove attività. Nel 2024, il motivo principale del reclutamento è l’attività aggiuntiva occasionale.

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“Movimento generale di rinculo”

“Il calo generale colpisce le aziende di tutte le dimensioni”, precisa Stéphane Ducatez, vicedirettore generale responsabile della rete France Travail. Il calo del numero di progetti varia dal 6,7% al 9,6% nelle imprese con meno di 200 dipendenti in funzione della forza lavoro e supera il 10% nelle aziende più grandi. A parte le attività finanziarie e assicurative, che sono le uniche ad aumentare il volume delle assunzioni del 6,4%, quasi tutti i settori prevedono di assumere meno. Il calo più marcato si è verificato nel settore delle costruzioni (– 18,1%) e del commercio (– 12,7%).

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