Il colosso tecnologico statunitense Amazon investirà 8 miliardi di sterline (9,5 miliardi di euro) nel cloud del Regno Unito, un'enorme e gradita manna per il nuovo governo laburista che cerca di rilanciare una crescita stagnante.
La buona notizia arriva mentre il nuovo Primo Ministro Keir Starmer sta affrontando critiche dopo aver annunciato che il suo primo bilancio, previsto per il 30 ottobre, sarà “doloroso”, con probabili tagli alla spesa pubblica e aumenti delle tasse.
L'annuncio avviene opportunamente lo stesso giorno delle ultime cifre ufficiali sulla crescita, che mostrano un'ulteriore stagnazione a luglio, dopo una crescita già nulla a giugno, mettendo a repentaglio la ripresa dell'economia del Regno Unito da una breve recessione alla fine del 2023.
L'investimento quinquennale di Amazon nel cloud computing, che non è il primo di tale portata nel continente europeo, dovrebbe contribuire a finanziare “circa 14.000 posti di lavoro” all'anno, prevede il gruppo americano nel suo comunicato stampa.
Secondo Amazon, si prevede che contribuirà con 14 miliardi di sterline al prodotto interno lordo (PIL) del Paese entro il 2028.
– Finanze pubbliche al loro peggio –
L'annuncio “segna l'inizio della ripresa economica e dimostra che la Gran Bretagna è un ottimo posto in cui fare affari”, ha affermato in una nota il Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves.
Ma “sarò onesta con il popolo britannico: il cambiamento non avverrà dall’oggi al domani”, ha riconosciuto.
Per stimolare la crescita, il governo conta sulla creazione di un “fondo sovrano nazionale”, che sarà rifornito con 7,3 miliardi di sterline (8,7 miliardi di euro) in cinque anni, per incrementare gli investimenti nel Paese.
Ma la maggioranza laburista deve fare i conti con finanze pubbliche in gravi difficoltà: il debito pubblico sfiora il 100% del prodotto interno lordo (PIL), conseguenza in particolare degli aiuti distribuiti durante la pandemia di Covid e la crisi energetica. Il deficit pubblico sta sfuggendo al controllo.
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E mentre l'esecutivo incolpa i precedenti governi conservatori per questo buco nelle casse, è comunque sotto pressione da parte dei sindacati e dei suoi stessi ranghi affinché allenti i cordoni della borsa e fornisca finanziamenti ai servizi pubblici in ginocchio.
L'investimento annunciato mercoledì sarà fornito da Amazon Web Services (AWS), la sussidiaria cloud del gigante, per costruire, gestire e gestire la manutenzione dei data center nel Regno Unito.
– Ritardo nell’IA –
Il gruppo, che impiega 75.000 persone nel Paese in oltre 100 sedi, ha affermato nel suo comunicato stampa di aver investito 56 miliardi di sterline nel Regno Unito tra il 2010 e il 2022.
Da diversi mesi AWS annuncia numerosi investimenti ingenti in Europa: quasi 18 miliardi di euro in Germania, 15,7 miliardi in Spagna e 1,2 miliardi in Francia.
Questi investimenti giungono in un momento di intenso dibattito all’interno dell’UE sulla questione di un “cloud sovrano europeo”, che dovrebbe consentire l’archiviazione e l’elaborazione dei dati online senza passare attraverso i giganti della tecnologia americana.
Amazon ha annunciato il mese scorso di aver raddoppiato i suoi profitti trimestrali, trainati dal suo cloud, dove è il numero uno al mondo, e dall'intelligenza artificiale. I ricavi di AWS, in particolare, sono aumentati del 19% a 26,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre.
Sebbene Amazon sia rimasta indietro rispetto agli altri due giganti del settore, Microsoft e Google, nell'intelligenza artificiale generativa, il cloud è essenziale per l'implementazione di questi strumenti per aziende e privati, da qui gli ingenti investimenti in nuovi data center.
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