L’Assemblea Nazionale riceve una risoluzione che “condanna” il “massacro” del 17 ottobre 1961

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Manifestanti algerini arrestati a Puteaux, a ovest di Parigi, durante la manifestazione pacifica del 17 ottobre 1961. FERNAND PARIZOT/AFP

Cautamente e contrassegnato dal sigillo del consenso, il testo non è affatto rivoluzionario. Il suo interesse è altrove. È importante per il dibattito che solleverà nell’Emiciclo e per ciò che rivelerà sullo stato attuale delle opinioni sulla memoria della guerra d’Algeria. L’esame, che dovrà iniziare in Assemblea Nazionale mercoledì 27 marzo o giovedì 28 marzo, di una proposta di risoluzione volta a “la gratitudine” E ” frase “ Di “massacro” degli algerini il 17 ottobre 1961 a Parigi promette di risvegliare alcuni fantasmi intorno al “eventi in Algeria”come modestamente dicevamo allora.

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Quel giorno, la polizia represse una manifestazione pro-FLN che sfidava il coprifuoco imposto “Musulmani francesi d’Algeria” aveva lasciato diverse decine di morti nel cuore della capitale e nella sua periferia. Molte vittime erano annegate nella Senna.

Questo testo, la cui iniziativa è della deputata Sabrina Sebaihi (Europe Ecologie-Les Verts, Hauts-de-Seine), si inserisce nel processo di riconciliazione commemorativa avviato da Emmanuel Macron nel 2021 in seguito alla pubblicazione del rapporto dello storico Benjamin Stora. Si apre una nuova tappa in questo processo di confronto con le pagine oscure del passato, spostando in Parlamento un dibattito fino ad ora confinato nei corridoi del potere, nelle arene editoriali o in pochi circoli di attivisti.

La rappresentanza nazionale ne aveva infatti poco parlato, a parte l’adozione, nel novembre 2021, del disegno di legge on “riparazione del danno” sofferto dagli harki. Anche Benjamin Stora aveva da tempo tradito i suoi “amarezza” vedere che i leader politici in generale, e la sinistra in particolare, non avevano sufficientemente accolto le sue raccomandazioni per alimentare il fuoco di una riconciliazione commemorativa con l’Algeria e i francesi di origine algerina. “Vedo che il rapporto ha infuso”oggi si rallegra.

Rifiuto di parlare di “crimine di Stato”

L’attesa adozione della risoluzione – i gruppi Rinascimento e MoDem uniscano le forze con la sinistra – non sconvolgerà certo la dottrina ufficiale sul sanguinoso episodio del 17 ottobre 1961. In primo luogo perché non si pone come una risoluzione, né come una semplice Opinione priva di forza legislativa. Poi perché Macron ha già fissato il quadro durante una cerimonia in omaggio alle vittime tenutasi il 16 ottobre 2021 al ponte di Bezons (Hauts-de-Seine). “I crimini commessi quella notte [le 17 octobre 1961] sotto l’autorità di Maurice Papon sono inescusabili per la Repubblica”, ha poi dichiarato il capo dello Stato.

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