il cantante si è sparato “volontariamente”, conclude l’accusa

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In un comunicato stampa pubblicato lunedì 24 giugno, la procura di Mont-de-Marsan ha precisato che il colpo che ha ferito Kendji Girac è stato provocato dallo stesso cantante.

Il colpo che ha ferito Kendji Girac nella notte tra il 21 e il 22 aprile sarebbe stato provocato volontariamente dallo stesso cantante. Questo è il verdetto emesso dal pubblico ministero di Mont-de-Marsan, Olivier Jeanson, incaricato delle indagini, che ha precisato nel suo comunicato stampa che “il procedimento è stato quindi oggetto di una classificazione senza ulteriori azioni”.

Secondo il rapporto, la causa dell’incidente sono stati alcol e droghe, che hanno ferito il cantante al petto con una pistola. È quindi escluso qualsiasi intervento di terzi, “le analisi relative alla ricerca di residui di arma da fuoco (…) hanno rivelato una massiccia concentrazione di polvere sugli abiti del signor Girac” mentre quelli del suo compagno “mostrano solo tracce residue”, scrive .

Kendji Girac non ha mai nascosto agli investigatori il fatto che c’era lui dietro questo sparo, ma ha spiegato di non essere a conoscenza che all’interno del caricatore ci fossero munizioni che avrebbero potuto ferirlo gravemente.

Una somma versata ad un’associazione di sostegno alle vittime

Questo incidente ha portato ad altri due reati per i quali Kendji Girac è stato perseguito: possesso di un’arma e consumo di droga. Tuttavia, nei confronti del cantante che non aveva precedenti penali e avendo potuto “misurare la gravità di questi reati”, la Procura è stata clemente.

Così, in cambio della rinuncia alle accuse penali, il cantante ha versato una somma ad un’associazione di sostegno alle vittime e ha dichiarato di impegnarsi a ricevere assistenza sanitaria per sei mesi.

Infine, riguardo ad atti di presunta violenza psicologica nei confronti della compagna, l’imputato ha spiegato di non essere “consapevole di ciò che stava facendo con quest’arma e di non voler quindi esercitare pressioni sulla compagna”. Poiché lei non si considerava vittima di violenza psicologica, la Procura ha archiviato anche questi fatti senza ulteriori azioni.

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