Altri 10 album, usciti nel mese di aprile

Altri 10 album, usciti nel mese di aprile
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Ecco altri 10 album, pubblicati ad aprile, e per i quali non vi abbiamo offerto recensioni di lungo formato. Sono di Thom Yorke, Brainstory, Insegnante di inglese, Turista, Ragazza in rosso, Bonnie Banane, Local Natives, Claire Rousay, Buzzard Buzzard Buzzard e Lucy Rose.

Thom Yorke – Confidenza (colonna sonora originale)

Mai a corto di idee, Tom Yorke ha appena pubblicato il suo secondo album sotto la bandiera Il sorriso che lo troviamo già al timone della colonna sonora di un film, in questo caso Fiducia del regista italiano Daniele Lucchetti. Un esercizio di stile quello del leader Radiohead lo sa da quando ha composto la OST di Suspiria Di Guadagnino qualche anno prima. Musica pulsante, al limite dell’inquietante, piena di archi dell’orchestra londinese, troviamo il pacchetto completo per un viaggio sonoro accattivante. (Registrazioni XL)

Brainstory – Sembra buono

Una deliziosa nuova uscita su Grandi dischi della corona con Brainstory, un trio californiano guidato dai fratelli Martin. Anima solare, con un po’ di zucchero pop o psichico a seconda dei desideri della band, il tutto supervisionato da Leon Michels, esperto nel campo del suono pastoso. Un album tanto gradevole quanto terribile la sua copertina, il che dimostra la qualità del prodotto. (Grande Corona)

Insegnante di inglese: questo potrebbe essere il Texas

Se dovessimo cercare una sintesi di tutto ciò che attualmente la scena indie rock/punk può offrire oltremanica, questo primo album di Insegnante di inglese potrebbe essere un buon campione. In tutti i movimenti la band di Leeds attinge tanto dal versante post-punk quanto dagli slanci barocchi di un Nuova strada del paese nero. Il tutto con straordinaria sicurezza, incarnata dalla guida di Giglio Fontaine. (Universale)

Turista – Mattina della Memoria

Tra due produzioni per vari artisti della scena pop britannica, Turista trova ancora il tempo per pubblicare EP e album per proprio conto dove le sue inclinazioni elettroniche possono essere liberamente espresse. Mattinata della memoria si inserisce in questa linea con titoli calibrati, seri se non fonte di originalità. Se la prima parte serve da riscaldamento, l’ascolto acquista maggiore considerazione alla fine del disco. (Record del lunedì)

ragazza in rosso – LO FACCIO ANCORA, BABY!

Nessuna sorpresa per questo secondo album dell’artista norvegese ragazza in rosso, dopo il successo del suo primo tentativo nel 2021. La stessa energia adolescenti-rock a scandire il suo pop, lo stesso talento nel comporre hit indie proprio nell’algoritmo di TikTok e che richiedono solo un piccolo aiuto da parte del destino per sfondare. Il materiale c’è in ogni caso. (Colombia)

Bonnie Banana-Nini

Vicino alla scena R&B e hiphop alternativo quando ha lasciato il segno, l’inafferrabile Bonnie Banana ha evoluto la sua musica in una forma più ampia, più astratta ma soprattutto molto personale. Pianeta sexyprimo album, ripropone varietà francesi in una versione pop sofisticata, un po’ mistica e Nè nè, il nuovo arrivato, a intraprendere questa stessa strada con anche piccole scoperte jazz o addirittura rock per aggiungere una buona dose di psicofarmaci a un cocktail già molto dolce. Per il resto, la magia parla da sola o meno a seconda della sensibilità e del grado di accettazione delle eccentricità di Madame, alla quale non si può incolpare la propensione all’autenticità e alla completezza. (Ottima gestione della musica e peccato carino)

Nativi locali – Ma ti aspetterò

Registrato contemporaneamente al suo predecessore l’anno scorso, Ma ti aspetterò è quindi una continuazione/un genitore realizzato con lo stesso legno. Un indie-pop rock morbido, delicato e coscienzioso, sapiente e che non esce mai dagli schemi. Abbastanza per soddisfare la fanbase di Nativi locali senza riuscire a sorprenderla un po’. (Loma Vista)

Claire Rousay – sentimento

Innegabilmente ambientale, sensazione Di Claire Rousay è un momento sospeso in cui la tranquillità è talvolta interrotta da ondate di indie-rock impennate come questa voce sotto sintonizzazione automatica. Un binomio riuscito che porta un po’ di concretezza quando le composizioni del canadese-americano cominciano a fare le fusa. (Fantino del brivido)

Poiana Poiana Poiana – Skinwalker

Offerte di rovescio, il primo album di Poiana Poiana Poiana ha attirato la mia curiosità poco più di due anni fa. Il giovane gruppo di Cardiff ritorna con uno spirito fantasioso come sempre, con titoli allo stesso tempo giocosi, festosi, ballabili e ancora una volta molto improntati al “glam rock”. Vi ritroveremo quindi sempre le stesse influenze, quelle di Regina, T-Rex e altri scintillanti gruppi inglesi degli anni ’70. Niente di veramente nuovo, ma rimane comunque piacevole e delizioso perché il gruppo sa comporre le canzoni nel modo giusto, come dovrebbero. (ComunioneMusica)

Lucy Rose – Non è questo il modo in cui esci

Pop, r’n’b, soul, jazz… il nuovo album di Lucia Rosa copre uno spettro musicale molto ampio, senza dubbio, in parte, grazie alla produzione di Kwesnoto per aver collaborato in particolare con Solange O Loyle Carnere che qui porta un evidente plus a canzoni fragili, una più toccante dell’altra, come il titolo Non più con il suo stile beat Lacrima Di Attacco massiccio. Un album quasi perfetto, raffinato e vario, con l’aggiunta di piacevolissime tonalità soft rock californiane. Non perdere. (ComunioneMusica)

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