A Selles-sur-Cher “la situazione è esplosiva”

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6 ottobre 2024 alle 14:30 di Nicolas Terrien

Sul punto di rassegnare le dimissioni, il sindaco di Selles-sur-Cher denuncia un’atmosfera deleteria nella sua città, dopo l’installazione di diverse decine di roulotte in luoghi diversi. I funzionari eletti e i cittadini si sentono abbandonati dallo Stato.

A Selles-sur-Cher, la storia si ripete. Roulotte e veicoli sono parcheggiati da diverse settimane nel quartiere fieristico, ma anche nella zona economica di Cher-Sologne. “Ciò ha un impatto molto forte sull’attività degli artigiani e dei commercianti” deplora Stella Cocheton, sindaco della città. “Il mercato delle pulci mensile non può più svolgersi nel quartiere fieristico, e non è più possibile parcheggiare per andare al mercato del giovedì in Place De-Gaulle.” Più serio, L’assessore sottolinea il clima di fortissima tensione tra gli abitanti ed i membri della comunità itinerante. Va detto che ogni dialogo sembra interrotto: “Non abbiamo più un interlocutore e gli anziani della comunità non sono più ascoltati dai giovani”. E questa situazione “esplosivo” va avanti ormai da diverse settimane.

Ascolta il resoconto di Nicolas Terrien:
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alterchi “sempre più violento”

Questo venerdì 4 ottobre è stato messo in atto un sistema di sicurezza attorno al centro sanitario multidisciplinare che si affaccia su Place Charles-De-Gaulle. L’obiettivo era quello di inaugurare questa attrezzatura che favorisce l’inserimento dei giovani medici. Un segno del clima teso in città? Stella Cocheton non conta più gli esempi di inciviltà, nemmeno di alterchi tra gente del posto e viaggiatori per settimane. “Al cinema ci sono gli adolescenti che entrano e fanno casino, poi ci vogliono ore per rimettere tutto in ordine”. Lì è il vicesindaco Grégoire Bert a raccontare la storia sulla sua pagina Facebook : «Ogni pomeriggio della settimana, una decina di giovani si impadroniscono della nostra mediateca e creano il caos più totale.» Un altro esempio: “L’abitante diretto del quartiere fieristico, consigliere comunale, vede gli escrementi gettati sul suo cancello e sulla sua casa“. Il giovane eletto spiega che gli scontri sono numerosi e sempre più violenti.

Da diverse settimane sono allestite delle carovane nel quartiere fieristico di Sellois.

Ripristino dello stato di diritto

E come se non bastasse, gli eletti di Selle si sentono abbandonati dallo Stato. Sempre sulla sua pagina Facebook, Grégoire Bert si rivolge direttamente al prefetto, spiegando “essere raggiunto [le] Vi prego di prendere sul serio gli allarmi e soprattutto di agire per evitare una tragedia che ci attende”. Davanti alla stampa il 27 settembre, il prefetto di Loir-et-Cher ha riconosciuto il carattere illegale di questi impiantima anche la sua capacità d’azione limitata a causa del mancato rispetto del piano dipartimentale di accoglienza dei nomadi che prevede in particolare una zona ad alto traffico nel sud del Loir-et-Cher, attualmente inesistente. Xavier Pelletier ha inoltre incoraggiato i proprietari dei terreni occupati a sporgere denuncia e ha assicurato che continuerà a mobilitare la polizia, come ha già fatto in diverse occasioni.

Quale risultato per Selles-sur-Cher? Rapporto di Nicolas Terrien:
Quale risultato per Selles-sur-Cher? Rapporto di Nicolas Terrien:

Stella Cocheton pronta a dimettersi

Tuttavia, Selles-sur-Cher dispone di uno spazio di accoglienza, ma oggi è chiuso perché degradato. “A fine luglio [ils] collegato abusivamente al trasformatore elettrico che ha finito per prendere fuoco” spiega Stella Cocheton. L’esito sarebbe quindi quello di riaprire quest’area in tempi rapidissimi, salvo che Enedis annunci un ritardo di sei mesi. C’è anche l’idea dell’evacuazione forzata, ma per andare dove? “Torneranno quattro giorni dopo, come è avvenuto ad agosto e all’inizio di settembre”. Un gioco del gatto col topo che esaspera i funzionari eletti sull’orlo del collasso. “Ho 50 anni, sono un dipendente, volevo mettermi in gioco… La soluzione più facile sarebbe gettare la spugna!” : il sindaco afferma addirittura di aver già scritto la sua lettera di dimissioni, certo che sarà seguito da altri membri eletti del consiglio. Mentre ad oggi la situazione resta bloccata e la rabbia cresce.

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