Venerdì 19 aprile, ad Aurillac, l’IAM ha presentato uno spettacolo all’altezza delle aspettative di un pubblico di 2.100 persone, riunite al Prisme per celebrare il rap marsigliese.
Émilie, 42 anni: “È un rap vecchio stile, incisivo e poetico, senza autotune. » Questo per quanto riguarda la presentazione dell’HH History Tour di IAM. Il loro tour del 2024 rende felici così tante persone. Pubblico misto, venerdì 19 aprile, al Prisme. Sul palco arrivano come una bomba Akhenaton, Saïd, Kephren e Shurik’n, quattro pilastri ai piedi delle due H giganti. Denunciare l’ingiustizia sociale. Schiavitù moderna. La guerra. Le guerre. I bassi fanno tremare le pareti.
“Siamo animali sociali”: covid, musica, presidenziali… prima del concerto dello IAM al W questo giovedì sera, Akhenaton ha parlato
Di fronte, 2.100 ventenni di venti, trent’anni. In piedi, con la birra in mano, dondolano, addirittura saltellano e gridano a squarciagola: “È appena uscito dall’uovo. E già il fratellino vuole essere più grande del bue. »
Le insidie della società al centro del loro rap
Ciò che è più grande della carne bovina è l’atmosfera. Inesauribili ai box, i tifosi del gruppo marsigliese hanno assorbito l’onda d’urto. Hanno uno spettacolo. I vinili graffiano, le voci risaltano. L’energia giovanile esplode. E quello di qualche altro posto non così lontano. Total Kheops di Izzo nel flusso. Con un piede dentro oggi.
Anna Modolo