già il gioco delle sedie musicali per Pedro Acosta?

-

La fabbrica KTM naviga in mari in tempesta, con ondate di difficoltà finanziarie che minacciano di farla uscire dalla MotoGP a fine 2025. Se la tempesta dovesse confermarsi, potrebbe espellere Pedro Acosta, la gemma rara del 2024, dal suo nido accogliente , lasciandolo senza squadra. Ma cosa accadrebbe se la Ducati, il titano italiano, decidesse di tendere una mano salvifica a questo giovane prodigio?

In un’intervista con Motosan, Livio Suppoex stratega stabile Ducati, Honda et Suzukiè stato bombardato da domande sulle voci che
Ducati et Dorna cercare di catturare Acosta nelle loro reti. Suppo, con una punta di cinismo, rispose:

« Ho sentito alcune di queste voci, ma questa sembra essere più una questione politica. Per fare una cosa del genere serve una squadra, una moto, una struttura, persone, tutto, capito? Quello che voglio dire,
Una cosa è avere un’idea, un’altra cosa, molto diversa, realizzarla.. Allora cosa faresti? Metteresti Acosta in un attuale team Ducati? Chi paga? Non lo so
. »

Pedro Acosta: un talento troppo prezioso per essere perso

Ha poi lanciato una granata verbale, lasciando ancora più misteri in sospeso: “ con questo la Red Bull può dire:
Sai cosa? Facciamo come in Formula 1, creiamo un team Red Bull e utilizziamo moto Ducati. Ma ancora una volta non si potrebbe avere l’ultima evoluzione della Ducati perché a quel punto sarebbe impossibile per la Ducati produrre una o due moto in più, credo
. »

In effetti, questa ipotesi solleva diversi problemi.
Toro Rosso avrebbe bisogno di una struttura completa della MotoGP, che richiederebbe risorse colossali. Inoltre,
Ducati potrebbero essere riluttanti a fornire macchine di ultima generazione a un nuovo team, a causa dei vincoli di produzione e del loro impegno nei confronti dei team esistenti VR46 et
Gresini.

Sottrarre quello sì
KTM si ritira, difficilmente un talento di questo calibro rimarrà senza squadra.
Ducati, Yamaha,
Honda o anche Aprilia potrebbero considerare di integrarlo nei loro progetti. Da parte sua,
Dorna potrebbe incoraggiare la creazione di un nuovo team o spingere un produttore esistente a integrarsi
Acosta nella sua struttura. L’obiettivo sarebbe quello di mantenere la presenza di talenti eccezionali e proteggere l’appeal generale della MotoGP.

Quindi, la saga di Pedro Acosta potrebbe assomigliare ad una partita di poker in cui ogni giocatore nasconde le proprie carte, aspettando il momento giusto per abbassare la propria mano. La domanda rimane: è Ducati cosa serve per giocare questa carta vincente?

-

PREV “Piloti come Zarco e Rossi sono ammirevoli”
NEXT Fabio Di Giannantonio rassicura sulla sua forma fisica