Dura, dura vita da compagno di squadra di Quartararo! La Yamaha però sostiene Rins in MotoGP

Dura, dura vita da compagno di squadra di Quartararo! La Yamaha però sostiene Rins in MotoGP
Dura, dura vita da compagno di squadra di Quartararo! La Yamaha però sostiene Rins in MotoGP
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Essere compagno di squadra di Fabio Quartararo, infatti, non è semplice, visto il talento di cui il francese gode in MotoGP. Così come dover convivere, all’interno della stessa squadra, con Marc Marquez, Jorge Martin o addirittura Francesco Bagnaia. Ma il caso di Alex Rins è speciale. Da un lato perché non beneficia di una moto vincente. E d’altra parte perché è stato vittima di diversi infortuni, in seguito a cadute.

MotoGP: Alex Rins, un talento che deve mettersi alla prova, in Yamaha

Tanto che è difficile confrontare oggettivamente i suoi risultati con quelli del francese la scorsa stagione. Qualcosa di cui i vertici del team Yamaha, in MotoGP, sono ben consapevoli. Così, nel 2025, in una squadra che conoscerà meglio (il interessato ha esordito in Yamaha nel 2024), con una condizione fisica in linea di principio migliore, Alex Rins sarà in una posizione migliore per resistere meglio a Fabio Quartararo. Sapendo che nessuno gli chiederà di battere il tricolore…

[…]« È arrivato in un momento in cui non era al 100%, questo è certo. Poi ha avuto alti e bassi, e ha avuto un altro incidente ad Assen dove si è fratturato il polso. Per me non è mai stato nella condizione di poter esprimere veramente il suo potenziale al 100%, anche se ci ha sempre provato. Nelle ultime due gare ha anche iniziato ad avvicinarsi alle sue prestazioni passate, il che è molto importante per noi, perché in primo luogo sappiamo di cosa è capace.“, dichiara Massimo Meregalli al sito ufficiale della MotoGP.

Prosegue evidenziando un altro problema, quello di lottare contro squadre con strutture satelliti e quindi moto (e compagni di squadra) aggiuntivi. Perché Honda e LCR, KTM e Tech3, Aprilia e Trackhouse ma soprattutto Ducati e Pramac/VR46/Gresini erano in superiorità numerica rispetto alla Yamaha. L’unico costruttore ad avere, fino ad ora, solo due moto sulla griglia di partenza. Sapendo che nel 2025, con Pramac, i giapponesi saranno quindi alla pari della maggior parte dei concorrenti. E che ci saranno due Ducati in meno in griglia…

« Ma si sa, essere soli e lottare contro altri piloti che hanno più compagni di squadra in pista è un grosso svantaggio. Quindi quando Alex è in buona forma abbiamo almeno due piloti che possono aiutarci a valutare le informazioni. E per me sarà molto importante il prossimo anno quando avremo quattro piloti. Questo ci porterà notevoli vantaggi. », conclude il diretto interessato, riguardo a Rins.

Anche Alex Rins ha un track record che parla per lui, un riferimento ai suoi buoni anni in Suzuki ma anche alla sua splendida vittoria negli USA, nel 2023, a bordo di una modestissima Honda. Per di più con una squadra satellite, in questo caso LCR. Fu, del resto, l’ultimo (e unico, quell’anno) successo – e podio – per una Honda in MotoGP.

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Nessuna preoccupazione, quindi, per quanto riguarda il suo talento intrinseco. D’altronde dovrà trovare il suo posto all’interno di una squadra tutta votata alla causa di Fabio Quartararo. Quindi trasmettere le tue idee, i tuoi sentimenti, le tue osservazioni al management non sarà facile. A meno che non si dimostri un ritorno vicino a quello del francese. Altrimenti dovrà adattarsi ad una moto che probabilmente sarà più adatta al suo compagno di squadra. Una situazione delicata, quindi, per lo spagnolo…

Per questo il sostegno di Massimo Meregalli sarà ancora più prezioso.

Articolo pubblicato il 01/05/2024 alle ore 6:10

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