Pecco Bagnaia è mancato all’appuntamento con la storia

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È tempo di fare il punto. Come ogni anno da tre anni, Parliamo della MotoGP si sta lanciando in un’impresa abbastanza importante: fare il bilancio di ciascun pilota al termine della stagione 2024, oggi è il turno di Pecco Bagnaia. Per buona parte dell’inverno ripercorreremo la classifica al contrario, fino a parlare nel dettaglio del percorso da campione del mondo. Sei pronto? Eccoci qui!

Ieri siamo tornati al caso di Marc Márquez; clicca qui per trovare l’articolo corrispondente.

Domanda tortuosa

Questo è senza precedenti. Mai un pilota che ha vinto undici volte in una stagione ha perso il titolo mondiale. Bagnaia, il grande sconfitto del 2024, non verrà però dimenticato. La sua stagione, bella e insieme tragica, non è stata premiata dagli dei della MotoGP. E’ tempo di esaminarlo. Innanzitutto è abbastanza difficile dire se sia stato davvero un fallimento o un successo. Poiché nulla è completamente nero o completamente bianco, potrei anche rispondere grigio, ma ho la forte impressione che ciò non sia sufficiente. Possiamo solo essere decisi. Non vedo come non possa avere un sapore amaro.

Bagnaia, vincitore in Italia nella festa nazionale. Un grande momento. Foto: Michelin Motorsport

Questo è complesso da analizzare per diversi motivi. Innanzitutto perché il divario di dieci punti tra lui e Jorge Martin è ingannevole: in realtà quei dieci punti erano quasi incolmabili vista la regolarità di rendimento del “Martinator”. Lo spagnolo, a fine stagione,
non era meno forte che all’inizio, o nel mezzo. Penso che se ci fosse stato un altro Gran Premio, per esempio, avrebbe comunque vinto. D’altronde, quando guardiamo con attenzione tutte le occasioni sprecate da Bagnaia e le sue undici vittorie, ci diciamo che non è niente.

Martin ha guidato a lungo, con mano magistrale in effetti. Bagnaia era nettamente migliore, come dimostrano i suoi numerosi successi. Uno era più regolare e l’altro più veloce e
È estremamente raro nella storia che il più veloce non vinca.

Una semplice colpa

Se a volte è difficile trovare ciò che è mancato a un pilota per conquistare uno o due posti in classifica, è facile dire dove sono questi dieci punti : nelle trappole di ghiaia. Bagnaia è semplicemente caduto troppo in là, tutto qui. Certamente direi anche che è stato sfortunato; e questo è qualcosa che non vedi da nessuna parte. Nessuno nei media osa parlare di fortuna, come se fosse un insulto a Jorge Martin e tutto dovesse essere spiegato. Affermo che Bagnaia non ha avuto successo. Che sia con Marc Marquez in Portogallo, con Alex Marquez ad Aragon, o con Brad Binder nello Sprint di Jerez, cambia di dieci centimetri la traiettoria di uno dei piloti citati e forse hai un altro campione.

A differenza dell’anno scorso, Jorge Martin non ha subito nulla di simile e, al contrario, Bagnaia era stato estremamente fortunato, soprattutto a Barcellona. Ma la fortuna è parte integrante dello sport, bisogna saperla accettare e provocare, in particolare non mettendosi in situazioni delicate. Ciò non toglie nulla al mio postulato precedente: il destino ha un’influenza che sarebbe inconscio trascurare. Colpito o meno, tradito o meno dai suoi meccanici, Bagnaia ha lasciato troppi punti contro un avversario regolare come Jorge Martin. Questo è il limite rivelato dalla sua filosofia offensiva; personalmente non pensavo fosse realizzabile, erroneamente. Non potevo immaginare che questo magnifico pilota perdesse, anche se potesse accadere solo in questo modo.

Bagnaia MotoGP

Pecco può rimproverarsi, ma ha fatto meglio, nel suo stile, di quanto avesse mai fatto. Foto: Michelin Motorsport

Conclusione

A dire il vero di Pecco Bagnaia avevo già parlato diffusamente a seguito dell’ultimo Gran Premio della stagione, in un’analisi che vi invito a trovare cliccando qui. In conclusione, direi che quest’anno non gli ha fatto perdere nulla del suo mito, e anche se il risultato è senza dubbio molto amaro per lui – perdere contro un rivale in una squadra satellite è il colmo -, la storia però non lo dimenticherà. Due mesi dopo sono ancora convinto che abbia perso il titolo da solo. Possiamo biasimarlo per essere caduto troppo spesso, sì, ma non avrebbe potuto vincere undici Gran Premi se non avesse oltrepassato i propri limiti così spesso. È la caratteristica dei grandi, ed è capitato ad altri prima di lui. L’anno prossimo arriverà una sfida ancora più grandee sarà interessante vedere come lo affronterà.

Cosa pensi della stagione di Pecco Bagnaia?
Raccontamelo nei commenti!

Come promemoria, questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell’intero team editoriale.

Pecco Bagnaia, sempre all’attacco, sempre davanti, sempre a tutto gas. Foto: Michelin Motorsport

Foto di copertina: Michelin Motorsport

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