Parliamo di MotoGP: Di Giannantonio è uno dei migliori?

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È tempo di fare il punto. Come ogni anno da tre anni, Parliamo della MotoGP si sta lanciando in un’impresa piuttosto importante: fare il bilancio di ciascun pilota al termine della stagione 2024, oggi è il turno di Fabio Di Giannantonio. Per buona parte dell’inverno ripercorreremo la classifica al contrario, fino a parlare nel dettaglio del percorso da campione del mondo. Sei pronto? Eccoci qui!

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Nessun progresso, ma…

Continuo a ripeterlo, ma è fondamentale capirlo per chi è nuovo a questa serie attuale: nessun pilota mi ha sorpreso positivamente in questa stagione in MotoGP. Ora, come ho già detto prima, se dovessi eleggere qualche bravo studente, Ne farebbe parte Fabio Di Giannantonio.

Per una volta inizierò con il lato negativo di lui, ed è proprio per questo che non posso considerarlo una bella sorpresa. Anche se stava scoprendo l’ambiente VR46, direi che la sua stagione non è stata buona come quella precedente, che alla fine si è ridotta ad alcuni Gran Premi degni di nota. A differenza del 2023,
non è salito sul podio nemmeno una volta e ancor meno ha vinto. Sì, la GP22 si è comportata meglio della GP23 rispetto all’ultima annata Ducati, ma sapevamo che sarebbe stata in grado di stare in queste posizioni dopo la fine della stagione 2023. Purtroppo non ha fatto meglio. Quindi non è una vera progressione, ma una conferma.

Di Giannantonio con questo numero nero, che estetica. Foto: Michelin Motorsport

Questo è tutto ciò che ho da dire negativamente al riguardo, ed è scarso. Per il resto l’ho trovato convincente, appassionato, ambizioso, realistico, anche se più discreto. Dovresti sapere che mi piace davvero questo pilot. La sua storia mi ha colpito duramente alla fine della stagione 2023. Doveva davvero farlo “guidare per sopravvivere” per usare l’ormai nota espressione.

Bezzecchi nello specchietto retrovisore

Certo, la sua posizione nella classifica generale è nella media generale (10° con 165 punti), ma la cosa incredibile è che è davanti al compagno di squadra Marco Bezzecchi nella classifica generale… anche se ha gareggiato in tre gare in meno! Se oggi il “Bez” è caduto un po’ in disuso, all’ingresso nel 2024 rappresentava una vera minaccia, uno degli outsider più impressionanti degli ultimi anni. “Diggia”, senza alcuna pretesa, lo ha subito surclassato, inanellando solidi giri, tra cui, in particolare, questa serie di otto top 10 consecutivi nei primi otto Gran Premi.

A livello di risultati non è mai andato oltre il quarto posto (ma comunque tre volte domenica!), inclusa questa prestazione poetica sotto la pioggia tailandese, mentre era infortunato. Inoltre, non cadeva molto… solo 13 volte in totale –, il che lo rende un uomo affidabile, con molta sicurezza. Potremmo semplicemente criticarlo per le qualifiche nella media visto il suo grande talento, ma questa malattia, che colpisce altri piloti più che rispettabili – Binder e Oliveira in testa – non è così grave per lui. Sappiamo che è veloce e stava appena iniziando a prendere confidenza con la sua GP23 quando si è infortunato in Austria.

Questo evento lo penalizzò molto, perché la spalla colpita lo handicappò notevolmente per il resto della stagione, che disputò, infatti, fino al terzultimo Gran Premio. Così, a Phillip Island, non poteva rannicchiarsi nella sua bollache si è rivelato molto scomodo, per non parlare della perdita di velocità massima. A differenza di Miguel Oliveira e Alex Rins, Di Giannantonio si è infortunato raramente in carriera e non credo che questa caduta sia di cattivo auspicio per la sua salute. Ci è riuscito alla perfezione, scegliendo di non correre la fine del campionato per recuperare al meglio quest’inverno.

Di Giannantonio MotoGP

La sua migliore prestazione? Senza dubbio questo quarto posto ad Assen. Foto: Michelin Motorsport

Una mentalità esemplare

Ho già avuto modo di esprimerlo; Secondo me,
Fabio Di Giannantonio è un pilota esemplareche lavora nella direzione giusta, non si lamenta, ma resta dotato di una spiccata personalità in sella alla moto. Un po’ come Bagnaia, discreto quando si toglie il casco, ma spettacolare assassino sul manubrio. Mi piacciono questi profili, e mi piace ancora di più la mentalità di Di Giannantonio. A metà stagione si presentò per la GP25 dell’anno successivosostenendo che anche lui sognava le vittorie, e perché no un titolo mondiale. Lo ha vinto e sarà sicuramente uno da tenere d’occhio tra qualche mese. Mi piace chi si assume le responsabilità, chi è sicuro di sé, anche un po’ arrogante; anche se non corrisponde esattamente alla descrizione di Di Giannantonio.

Questa mentalità infallibile, di cui abbiamo capito la rilevanza alla fine del 2023, gli ha permesso di lottare come un dannato pur essendo sminuito. Dietro Marc Marquez è stato, credo innegabilmente, il miglior pilota della GP23 e lo penso sinceramenteavrebbe potuto vincere se non fosse stato per quel maledetto infortunio.

Conclusione

Quanto sono felice di congratularmi calorosamente con un pilota di questa statura! Di Giannantonio, anche se non ha fatto nulla di incredibile o di veramente sorprendente, è stato solido, costante nella prestazione e non si è mai arreso. Un vero guerriero che merita pienamente l’unica Desmosedici GP25 non ufficiale del prossimo anno, senza dubbio.

Sono curioso di sapere cosa pensavi di Fabio Di Giannantonio nel 2024, quindi, dimmelo nei commenti!

Come promemoria, questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell’intero team editoriale.

La stagione si è conclusa in Tailandia, sotto la pioggia, dopo una gara meravigliosa. Foto: Michelin Motorsport

Foto di copertina: Michelin Motorsport

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