Abbiamo appreso in questi giorni che la KTM Racing AG, che ovviamente ha sede in Svizzera, che si occupa di tutte le competizioni di KTM, Cross, MotoGP, US Supercross, rally raid è in realtà un'entità finanziaria indipendente da KTM, che quindi non è in alcun modo influenzata dai problemi della casa madre. Questa soluzione esisteva anche per altri marchi, un modo per proteggersi dalle curve dannose del settore, anche un modo per non integrare i loro budget colossali nei conti dell'azienda. In particolare i soldi degli sponsor, che immaginiamo faraonici a livello di squadra ma che sono un chicco di riso con un debito che supera i due miliardi… Detto questo, ovviamente, in caso di scomparsa della società (le autorità austriache stanno già dicendo che KTM è troppo importante per scomparire dal mercato, la storia diventa nazionale) ci sarebbero ovviamente delle conseguenze sui soggetti finanziari collaterali, prova ne è che il management di Enea Bastianini, che ha firmato in piena effervescenza a marzo è oggi molto preoccupato, per il contratto e soprattutto per la qualità dei componenti che KTM può aggiungere alle sue moto da competizione). La scadenza è il 25 febbraio, quando le banche accetteranno di trattenere il 70% dei loro crediti, ma quando o questo o niente… E poi, se gli affari riprenderanno, potremo ricostruire… In effetti, cosa ha provocato questa insolvenza? Sembra si tratti di un piccolo fornitore, con un debito non saldato di poche centinaia di migliaia di euro; Tuttavia, per un piccolo subappaltatore, questo tipo di somma può essere drammatica. Da qui un procedimento contenzioso che ha fatto scattare il resto. Dal famigerato caso Law (pronunciato “lass” in francese antico, l'uomo è scozzese) che fu il primo esperimento con la carta moneta in Francia, il suo fallimento in poche ore avvenne trecento anni fa, capiamo che il capitalismo è cambiato poco. ..
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