“Il fine settimana più triste della mia carriera”

“Il fine settimana più triste della mia carriera”
“Il fine settimana più triste della mia carriera”
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La Ducati ha ottenuto la sua decima doppietta consecutiva in una gara sprint a Motegi, ma mai Pedro Acosta è stato così vicino a interrompere questa serie di vittorie consecutive. Per il quinto fine settimana consecutivo lo spagnolo è stato tra i primi, prestazioni che lo hanno portato al terzo posto nel GP di Aragón e al secondo in Indonesia, ma anche a commettere qualche errore, con cadute nelle due gare di Misano.

In Giappone ha conquistato la sua prima pole position in MotoGP, cosa inaudita per una KTM in quasi quattro anni, e solo la quarta per un pilota senza Ducati quest’anno. Nello sprint, però, è caduto mentre aveva la vittoria tra le braccia e questa domenica ha ceduto il comando a Pecco Bagnaia in partenza, per poi finire nuovamente a terra, al quarto giro. Rimasto con un loop dietro, ha rinunciato dopo pochi giri.

“Un altro errore”ha sintetizzato Acosta, che ha ammesso di aver fatto troppo per cercare di riconquistare il vantaggio su Bagnaia: “Ero vicino a lui, stavo cercando di prepararmi per la curva 5 perché è lì che ho visto che potevo davvero superarlo. Stavo solo cercando di prepararmi per un sorpasso.”

“Forse l’ho preparato troppo, forse sono andato a dormire presto e ho dato gas presto, […] poi ho perso l’anteriore. Penso che possa succedere, bisogna accettarlo. Ci stiamo avvicinando e anche con la caduta di oggi ci sono molti aspetti positivi.”

VIDEO – Il riassunto del Gran Premio del Giappone

“Dobbiamo concentrarci sui grandi obiettivi e, se non sono possibili, su quelli piccoli”ha aggiunto il driver Tech 3. “Volevo solo fare una buona prestazione ed essere davanti oggi. Ecco perché sono uscito.”

Dopo la sua unica pole in Moto3 e la prima in Moto2, Pedro Acosta ha concluso anche le gare del giorno successivo con delle cadute. Una brutta abitudine che prende con una certa amarezza visto che avrebbe naturalmente preferito sfruttare l’impressionante potenziale mostrato a Motegi: “È il fine settimana più triste della mia carriera e quello in cui ho avuto il ritmo migliore. È doloroso.”

“Sicuramente è stato il fine settimana in cui mi sono esibito al meglio, ma anche il fine settimana più triste”si lamentava. “Anche il fine settimana in cui ero più vicino alla Ducati e più a mio agio Sappiamo che attualmente non siamo al livello della Ducati ma abbiamo visto che non è impossibile raggiungere questo livello, non siamo intoccabili che tutto passa attraverso un processo, anche nei loro giorni senza, rimangono efficienti.

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