Sidy Mohammed
26 dicembre 2024 alle 21:32
Sabato 28 dicembre 2024 l'Assemblea Nazionale sarà teatro di due eventi importanti per la vita politica senegalese. Ousmane Sonko, primo ministro, parteciperà al voto sulla legge finanziaria per l'anno 2024, un passo cruciale nella definizione delle priorità economiche del governo. Allo stesso tempo, i deputati insedieranno ufficialmente l'Alta Corte di Giustizia, una giurisdizione eccezionale destinata a giudicare le massime autorità dello Stato.
Il Bilancio 2024 sotto i riflettori
Secondo l'articolo 86 della Costituzione, la votazione sul bilancio deve avvenire senza dibattito preventivo e concludersi entro la fine dell'anno. Questa legge finanziaria riflette gli impegni del governo per il prossimo anno, in particolare in termini di sviluppo economico e gestione delle risorse pubbliche. Questo passaggio davanti all'Assemblea impegna direttamente la responsabilità dell'esecutivo.
L’istituzione dell’Alta Corte di Giustizia
La sessione plenaria sarà inoltre contrassegnata dall'insediamento dell'Alta Corte di Giustizia, un organismo specializzato nel giudicare gli alti funzionari statali per atti criminali o delitti commessi nell'esercizio delle loro funzioni. Gli otto giudici titolari e gli otto supplenti, eletti dall'Assemblea nazionale, presteranno giuramento prima di assumere l'incarico.
Ruolo e composizione dell'Alta Corte
Presieduta dal Primo Presidente della Corte Suprema, l'Alta Corte di Giustizia ha un campo di giurisdizione specifico:
- Il Presidente della Repubblica può essere processato in caso di alto tradimento, anche se questa nozione rimane vaga nella legislazione senegalese, il che potrebbe sollevare difficoltà di interpretazione.
- Il Primo Ministro e i Ministricosì come i loro complici, possono comparire davanti a questo organismo anche per crimini o delitti gravi, come l'associazione a delinquere contro la sicurezza dello Stato.
L'ufficio del pubblico ministero è rappresentato dal procuratore generale presso la Corte suprema. Per quanto riguarda l'incriminazione del presidente o dei membri del governo, è necessaria una risoluzione adottata con la maggioranza qualificata dei tre quinti dei deputati, ovvero 99 voti su 165.