Air Senegal sta attraversando una grave crisi finanziaria, con un debito stimato in 100 miliardi di franchi CFA e un capitale ritenuto insufficiente per sostenere il suo sviluppo. Questa situazione compromette seriamente il risanamento dell'azienda, che necessita di un sostanziale sostegno finanziario da parte dello Stato per sbloccare la situazione.
Secondo i colleghi dell'Observateur, il debito di 100 miliardi di franchi CFA si divide in due categorie: 75 miliardi sono dovuti a strutture pubbliche, in particolare all'aeroporto internazionale Blaise Diagne (AIBD), alla tassa di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali (RDIA) e alla Alta Autorità dell'Aeroporto, mentre 25 miliardi riguardano debiti privati ritenuti critici.
Il capitale sociale della compagnia, fissato a soli 40 miliardi di franchi CFA, appare insufficiente per finanziare l'acquisto di un aereo di linea, evidenziando i limiti della sua capacità di investimento. Un ex direttore generale della compagnia ha dichiarato al giornale che “lo Stato non può sviluppare la compagnia aerea nazionale con un capitale così basso. I direttori generali, che cambiano ogni quattro anni, non hanno realizzato nulla di tangibile”.
Per questo ex manager l’aumento di capitale è fondamentale. “Se lo Stato non dispone dei mezzi necessari, deve ricorrere agli investitori privati per la ricapitalizzazione. Inoltre, le strutture pubbliche a cui Air Senegal deve dei soldi potrebbero esplorare altri meccanismi per compensare questo debito”, suggerisce.
Al di là delle difficoltà finanziarie, Air Senegal deve affrontare problemi strutturali legati alla gestione delle risorse umane. Con una forza lavoro di oltre 600 dipendenti per soli cinque aerei, la compagnia ha un rapporto di un aereo ogni 150 dipendenti, ben al di sopra degli standard del settore.
“La riduzione dell'organico è una misura essenziale per rilanciare l'azienda”, suggeriscono fonti vicine alla questione. In confronto, lo standard internazionale raccomanda un rapporto di un aeromobile per 75 dipendenti, tutte le specialità combinate.
Per rilanciare Air Senegal, il nuovo direttore generale, Tidiane Ndiaye, dovrà prendere decisioni strategiche e drastiche. Ciò include la ristrutturazione del personale, l’aumento del capitale e la ricerca di forti partenariati finanziari.
“Lo Stato deve assolutamente sostenere la compagnia aerea aumentandone il capitale. Non esiste una soluzione miracolosa. Tutte le compagnie aeree hanno debiti. Air France, ad esempio, è gravata dai propri, ma beneficia del sostegno dello Stato francese», ricorda un ex direttore generale.