Il gruppo minerario marocchino Gestire continua la sua conquista dell'Africa, con un focus particolare sull'oro. Recentemente, la società ha finalizzato l’acquisizione del progetto aurifero Karita in Guinea, precedentemente di proprietà della società canadese IAMGOLD, rafforzando così la propria presenza in questa regione ricca di risorse naturali. Questa acquisizione rientra in una strategia più ampia volta a diversificare le proprie attività e consolidare la propria posizione come uno dei leader del settore nel continente. Infatti, Managem ha già il progetto Tri-K in Guinea, che produce più di 130.000 once d'oro all'anno. Con Karita e permessi esplorativi adiacenti (Doumou et Diagana), il gruppo marocchino dispone ora di un notevole potenziale di crescita nella regione. Questa espansione è accompagnata dal desiderio di creare sinergie tra i suoi diversi progetti, al fine di ottimizzare le sue operazioni e rafforzare la sua competitività.
Accanto al suo sviluppo in Guinea, Gestire ha acquisito anche beni in oro in Senegalconsolidando così la propria presenza nell’Africa occidentale. Questa regione è considerata un El Dorado minerario, offrendo numerose opportunità di esplorazione e sfruttamento. Tuttavia, Management non si limita all’Africa occidentale. Il gruppo è presente anche nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan, a dimostrazione della volontà di diversificare geograficamente le proprie attività. Questa strategia consente di ridurre i rischi legati alla concentrazione in un’unica regione e di beneficiare delle specificità di ciascun paese.
Al di là delle sue ambizioni economiche, Gestire si impegna a sviluppare attività minerarie responsabili. Il gruppo implementa programmi sociali e ambientali per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e ridurre al minimo l'impatto delle proprie attività sull'ambiente. In Guinea, ad esempio, Management crea posti di lavoro, sostiene le infrastrutture locali e promuove pratiche minerarie rispettose dell’ambiente. Un approccio responsabile che le consente di garantire la sostenibilità delle proprie attività e di rafforzare la propria reputazione presso gli stakeholder.
Ricerca artigianale dell'oro
Di fronte ai danni ambientali causati dall’estrazione artigianale, in particolare dall’uso massiccio di prodotti tossici come il mercurio, il governo guineano ha deciso di sospendere temporaneamente, dal 1 giugno 2024, tutte le attività artigianali di ricerca dell'oro. Questa misura, che riguarda anche l’estrazione dei diamanti, mira a proteggere il suolo e le risorse idriche, essenziali per l’agricoltura, consentendo al tempo stesso il ripristino ecologico delle aree degradate. Sebbene l'estrazione artigianale dell'oro rappresenti una parte significativa delle esportazioni di oro del paese, le autorità hanno ritenuto necessario dare priorità alla salute delle popolazioni e alla preservazione dell'ambiente. Tre mesi dopo, l’attività mineraria artigianale è ripresa sotto l’autorità dei Ministeri delle Miniere e della Geologia, dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile e dell’Amministrazione Territoriale e del Decentramento.