Una rete di contrabbandieri d'oro è stata smantellata dai doganieri all'aeroporto di Ivato. Lunedì, durante l'ispezione del bagaglio di un viaggiatore, sono stati rinvenuti 53 kg del metallo prezioso. L'uomo ha presentato i documenti amministrativi che autorizzavano l'esportazione. Le indagini accertarono che si trattava di documenti falsi.
Il Madagascar sta cercando di combattere i trafficanti di oro, pietre preziose e semipreziose, legno e animali endemici. Una lotta difficile vista l’immensità del Paese e le numerose porte (di entrata e di uscita) “offerte” ai trafficanti.
Tuttavia, lunedì 23 dicembre 2024, i doganieri dell'aeroporto di Ivato hanno intercettato una spedizione d'oro. Il passeggero nascondeva nelle sue valigie 53 chili di metallo prezioso, ci dice Madagascar-Tribune.
Il problema è che l'uomo era in possesso di documenti ufficiali che lo autorizzavano a lasciare il Paese con il suo “tesoro”.
Sorpresi, gli agenti hanno allertato la direzione e la polizia per verificare l'autenticità delle lettere e dei documenti amministrativi del viaggiatore. Da questi controlli è emerso che l'uomo aveva presentato documenti falsi e che le lettere (autentiche) provenivano da un alto funzionario ora in fuga, scrive 2424.mg.
L'uomo, identificato, è attivamente ricercato. Secondo il portavoce del governo che ha diffuso l'informazione, lo smantellamento di questa rete sarebbe dovuto “l’applicazione di nuove misure di controllo” all'aeroporto internazionale di Ivato.
I 53 kg d'oro sequestrati sono stati depositati presso la Banca Centrale di Antananarivo.