I media israeliani hanno rivelato questa domenica nuove informazioni sul fallito tentativo di salvataggio che costò la vita all'ostaggio Sahar Baruch un anno fa. L'operazione, inizialmente destinata a liberare Noa Argamani, si è trasformata in tragedia in seguito alla confusione sull'identità dell'ostaggio.
Un'unità delle forze di difesa israeliane, schierata la prima sera di Hanukkah, si è trovata sotto un forte fuoco all'arrivo sulla scena. Lo scontro che ne è seguito ha provocato il ferimento grave di due soldati israeliani e l'eliminazione dei terroristi presenti.
Solo diverse ore dopo l'operazione la divisione di intelligence ha stabilito che l'ostaggio presente nell'edificio era Sahar Baruch e non Noa Argamani. Baruch è stato colpito alla testa durante lo scontro, anche se non era chiaro se il colpo provenisse dalle forze israeliane o dai terroristi. Il suo corpo è ancora trattenuto a Gaza.
La famiglia Baruch ha espresso preoccupazione per le conseguenze della pressione militare sulla vita degli ostaggi, invocando una rapida risoluzione attraverso accordi. L’IDF è impegnata a indagare approfonditamente su questo tentativo di salvataggio e a imparare lezioni da questo tragico fallimento, continuando nel contempo i suoi sforzi per liberare gli ostaggi rimasti.