Venerdì 24 gennaio, Elias (14 anni) è stato accoltellato a morte a Parigi per il suo cellulare. Due adolescenti, sospettati di averlo colpito mortalmente alla clavicola, hanno ammesso di aver voluto rubargli il telefono, ma non di sferrare il colpo mortale. A giugno dovrebbero comparire davanti al tribunale dei minorenni.
A Parigi l’emozione è ancora forte dopo la morte del giovane Elias, 14 anni, avvenuta venerdì. Ricordiamo che quest’ultimo è stato pugnalato a morte alla clavicola dopo aver lasciato l’allenamento di calcio. Ricoverato d’urgenza in ospedale, è morto sabato.
I due sospettati, di 16 e 17 anni, sono interrogati da venerdì sera dagli investigatori della polizia giudiziaria di Parigi. Secondo Il pariginoi due adolescenti, ben noti alla magistratura, hanno fatto alcune confessioni. Hanno ammesso di essere stati nei pressi dello stadio Jules Noël (dove Elias si è allenato) venerdì sera intorno alle 20
Hanno anche ammesso di aver tentato di estorcere con la violenza il cellulare dell’adolescente. Tuttavia negano di aver sferrato il colpo fatale alla clavicola, aggiunge Il parigino.
Si noti che l’adolescente di 16 anni è noto per furti violenti. Quanto al più anziano, è noto alle forze dell’ordine per furto, estorsione violenta e per porto di arma di categoria D, cioè armi bianche, precisa Il parigino.
Sempre secondo il quotidiano francese, quest’ultimo è sospettato di essere l’autore dell’accoltellamento. A giugno dovrebbero comparire davanti al tribunale dei minorenni.
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