Arrestato all’aeroporto un sospettato dell’attentato del 2023 a Bruxelles

Arrestato all’aeroporto un sospettato dell’attentato del 2023 a Bruxelles
Arrestato all’aeroporto un sospettato dell’attentato del 2023 a Bruxelles
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Un sospettato ricercato dal Belgio nell’ambito delle indagini sull’attacco jihadista in cui due svedesi furono uccisi nell’ottobre 2023 a Bruxelles è stato arrestato all’aeroporto di Malaga, nel sud della Spagna, ha annunciato sabato la polizia. L’uomo è sospettato di aver fornito all’autore dell’aggressione l’arma con cui aveva aperto il fuoco uccidendo due tifosi svedesi a Bruxelles, prima della partita di calcio Belgio-Suède, ha precisato la polizia in un comunicato stampa.

Il sospettato è stato arrestato venerdì mentre stava per lasciare la Spagna. “Il fuggitivo rischia l’ergastolo perché le autorità belghe lo cercavano per i reati di attacco terroristico, omicidio e lesioni personali gravi”, ha detto la polizia spagnola. L’aggressore, vestito con un gilet arancione ben visibile, aveva sparato ai tifosi svedesi nel centro di Bruxelles, uccidendone due e ferendone un terzo, prima di fuggire a bordo di uno scooter.

Corani bruciati in Svezia

La polizia aveva intrapreso una lunga caccia all’uomo. Era stato ucciso mentre la polizia cercava di fermarlo in un bar. Il primo ministro belga dell’epoca, Alexander de Croo, disse che l’assassino era di origine tunisina e viveva nel paese. Quest’ultimo aveva denunciato il suo attacco sui social network, spiegando di essersi ispirato al gruppo Stato Islamico e di aver preso di mira volontariamente uomini di nazionalità svedese.

L’attacco era avvenuto poco dopo che la Svezia aveva rilevato, nell’agosto 2023, il suo livello di allerta contro gli attacchi. In più occasioni, copie del Corano erano state calpestate e bruciate in questo Paese, scatenando un’ondata di indignazione nel mondo musulmano e un aumento delle minacce jihadiste contro gli interessi esteri del Paese scandinavo.

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