Edonismo sostenibile secondo Bjarke Ingels: un futuro win-win

Edonismo sostenibile secondo Bjarke Ingels: un futuro win-win
Edonismo sostenibile secondo Bjarke Ingels: un futuro win-win
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La storia del design è piena di affascinanti contraddizioni. Là poltrona unisce comfort e impraticabilità, gli apparecchi di illuminazione di design brillano meno, ma hanno uno stile innegabile e ora, grazie a Bjarke Ingels, la sostenibilità può diventare edonistica. Questo architetto danese ha trasformato gli ossimori in linguaggio creativo, dando vita a concetti come “utopia pragmatica” e “sostenibilità edonistica”. Ma cosa significa in realtà quest’ultimo termine?

Capitaspring di BIG Bjarke Ingels Group e CRA Carlo Ratti Associati a Singapore

Bart Kiggen

In una recente intervista con la nostra pubblicazione, Bjarke Ingels, l’architetto visionario a capo di GRANDI Architettiha riassunto la sua filosofia con queste parole: “Continuiamo ad espandere l’idea di sostenibilità edonistica, la convinzione che una città sostenibile non solo sia migliore per l’ambiente, ma anche più piacevole per i suoi abitanti. Questo è il fulcro di ciò che stiamo cercando di ottenere. »Un’affermazione semplice ma di grande impatto.

È importante dirlo: associare sostenibilità ed edonismo può sembrare paradossale. Tendiamo ad associare il rispetto per l’ambiente agli obblighi piuttosto che al piacere. Riciclare, ridurre il consumo di energia o evitare la plastica generalmente non suscita gioia. Tuttavia, per Ingels, la cosa principale sta nel riconsiderare questo approccio. Perché non progettare soluzioni sostenibili in modo da renderle irresistibili?

Tra piste da sci e ponte del museo

Bjarke Ingels non parla per astrazioni: costruisce realtà tangibili che illustrano come prendono forma le sue idee. Prendi ad esempio CopenHillun impianto energetico a Copenaghen che trasforma i rifiuti in energia pulita e il cui tetto ospita una pista da sci aperta tutto l’anno. Questo edificio non solo soddisfa un requisito ecologico, ma trasforma un’infrastruttura urbana in una destinazione per il tempo libero.

04 BIG ARC Copenhill Immagine di Dragoer-Luftfoto
04 BIG ARC Copenhill Immagine di Dragoer-Luftfoto

Un altro esempio: La torsioneun ponte-galleria che collega due sponde di un parco scultoreo in Norvegia. In questo progetto, Ingels sfida la percezione tradizionale di un ponte e illustra che l’architettura può essere multifunzionale: uno spazio di passaggio, arte e contemplazione.

Ridefinire la sostenibilità (con un tocco di divertimento)

La filosofia della sostenibilità edonistica si presenta come un approccio alla vita, un modo di considerare le città come ecosistemi pensati per il benessere dei loro abitanti. Secondo Ingels, una città veramente sostenibile non dovrebbe richiedere sacrifici costanti, ma piuttosto invitarci ad assaporarne i benefici : più spazi verdi, connessioni, luoghi pubblici che favoriscano l’interazione e edifici che, oltre a ridurre le emissioni, sorprendano ed emozionano.

Questa visione pone una sfida chiave: superare la mentalità “il verde è noioso”. La sostenibilità non deve significare restrizioni; può evocare un’espansione. Più design, più innovazione, più integrazione tra natura e tecnologia. Ingels lo riassume perfettamente: “Una città sostenibile non è solo migliore per l’ambiente, ma anche più piacevole per i suoi abitanti. » In altre parole, vivere bene e prendersi cura del pianeta non sono obiettivi contrapposti; appaiono all’interno dello stesso disegno.

Piscinas de Bjarke Ingels ad Aarhus
Piscinas de Bjarke Ingels ad Aarhus

Piscine di Bjarke Ingels ad Aarhus

RASMUS HJORTHØJ – COSTA

Un futuro in cui tutti vincono

La sostenibilità edonistica ci incoraggia a ripensare il nostro modo di vivere e le nostre interazioni con l’ambiente. Trasformando le nostre città in spazi più piacevoli e vivibili, integrando al tempo stesso soluzioni ecologiche a vantaggio sia del pianeta che degli individui, la visione di Bjarke Ingels dimostra che il design ha il potere di cambiare il mondo. Se lungo il percorso ci offre una pista da sci o un ponte museo, tanto meglio. Salvare il pianeta dovrebbe essere divertente.

Questo sviluppo inviterà gli urbanisti e i cittadini a pensare a come i concetti di piacere e sostenibilità possano rafforzarsi a vicenda. Come immaginare ambienti che non siano solo funzionali, ma anche fonte di piacere e benessere per tutti?

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