Sul radar di Nathalie Collard

Sul radar di Nathalie Collard
Sul radar di Nathalie Collard
-

Il mondo delle idee è in subbuglio. Scopri cosa c’è sul radar del nostro editorialista.

Il mondo visto da Lola Lafon

Nel suo nuovo libro, che uscirà in Quebec intorno al 5 marzo, la scrittrice cede il posto alla saggista. Non era mai troppo tardi (Stock) assume l’aspetto di un taccuino in cui pensa ad alta voce, tra l’altro per le sue rubriche pubblicate sul quotidiano Liberazione. Offre uno sguardo agli eventi personali e collettivi che hanno segnato gli ultimi due anni, con la stessa vividezza dei suoi romanzi. Invece di arrendersi, Lafon fa un passo indietro e pensa a come resistere. Un esercizio necessario che non vedo l’ora di scoprire.

Non era mai troppo tardi

Lola Lafon

Azione

227 pagine

Il 2025 in 10 tendenze

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

ILLUSTRAZIONE DI BEN JONES, DAL SITO WEB DI L’ECONOMISTA

Non possiamo dare la colpa alla rivista L’economista essere frivolo. Ecco perché amo conoscere le tendenze che individua per il nuovo anno. Non possiamo sbagliarci troppo nel prevedere che l’arrivo al potere di Donald Trump avrà grandi ripercussioni. Stessa cosa quando sosteniamo che il suo protezionismo rischia di scontrarsi con l’espansionismo cinese. La rivista individua altri temi che probabilmente faranno notizia nel corso dell’anno: demografia, intelligenza artificiale, deficit, viaggi, ecc. Nella rubrica Carte jolly, proviamo a prevedere l’imprevedibile: una tempesta solare? Un’altra pandemia globale? Sperando che si sbaglino ancora un po’…

Leggi l’editoriale di L’economista (in inglese; abbonamento richiesto)

Luce sull’invisibile

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

FOTO PHILIPPE BOIVIN, ARCHIVIO LA PRESSE

Gli anziani sono spesso invisibili nella nostra società.

Un titolo della stagione letteraria invernale che stuzzica la mia curiosità: I brutti giorni finiranno di Samuel Mercier, Lux. L’autore, che ha pubblicato una raccolta di poesie circa dieci anni fa, insegna anche al Cégep de Saint-Laurent. Il suo libro si presenta come un “omaggio agli indesiderabili”, coloro che la nostra società rende invisibili (anziani, poveri, indigeni, ecc.). In questo si inserisce una tendenza, quella di puntare i riflettori su gruppi che raramente parlano (penso, tra gli altri, a Spazzatura ! pubblicato lo scorso autunno dallo stesso editore). Aspetto la fine di febbraio per leggerlo.

Un documentario su Musk

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

FOTO ALEX BRANDON, ARCHIVI ASSOCIATED PRESS

Elon Musk

Dire che il nuovo documentario di Alex Gibney è atteso è un eufemismo. L’uomo che, tra le altre cose, investigò sulla Chiesa di Scientology (Andare in chiaro), e che firma anche l’ottimo Il saggio: David Chase e i Sopranoun documentario sul lato inferiore della serie cult (da guardare su Crave), ha passato anni a indagare su Elon Musk. Possiamo dire che ha un buon senso tempistica. Il suo documentario dovrebbe uscire nei prossimi mesi, probabilmente su HBO. Il principale interessato, Musk, che non l’ha nemmeno visto, ha già espresso pubblicamente la sua insoddisfazione. Questo promette.

Un ammortizzatore sociale senza deficit?

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

PHOTO MARCO DI MARCO, ARCHIVES ASSOCIATED PRESS

Il primo ministro islandese Kristrún Frostadóttir

Tendiamo a pensare che uno stato sociale forte si traduca automaticamente in un deficit di bilancio. L’Islanda vuole dimostrare di essere in grado di tessere una solida rete di sicurezza sociale mantenendo il proprio bilancio in verde. È questa la sfida raccolta dal nuovo Primo Ministro, Kristrún Frostadóttir, che, a 36 anni, è il leader più giovane del mondo. A capo di un governo di coalizione – formato con altri due partiti guidati anche da donne – ha detto il nuovo premier L’Osservatore che punta sull’ascolto per combattere l’ascesa della destra e del populismo. Continua!

Leggi il testo di L’Osservatore sul sito web di Custode (in inglese)

-

PREV Sidy Oumar Kounta, Serigne Momar Sokhna e Alioune Badara Mboup al centro dei dibattiti
NEXT VIDEO. Immagini del salvataggio di un rimorchio in pantaloncini e scarpe da ginnastica a oltre 2.000 metri di altitudine sui Pirenei