L’ambasciatore tedesco a Washington è preoccupato per il ritorno di Trump

L’ambasciatore tedesco a Washington è preoccupato per il ritorno di Trump
L’ambasciatore tedesco a Washington è preoccupato per il ritorno di Trump
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Rappresentante del suo Paese all’insediamento di Donald Trump, ha espresso preoccupazione per i “piani di vendetta” del neoeletto presidente e ha giudicato che il suo programma potrebbe minare la democrazia americana, in un documento confidenziale molto allarmista rivelato domenica dal quotidiano Bild.

Queste parole di Andreas Michaelis sono contenute in un dispaccio diplomatico inviato martedì al ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock. Egli denuncia in particolare la “strategia di massima disgregazione” del nuovo presidente americano per “ridefinire l’ordine costituzionale” del suo Paese, secondo la Bild.

Contattato dall’AFP, il Ministero degli Affari Esteri non ha voluto commentare “di principio” ciò che riguarda “documenti interni, analisi o rapporti di ambasciata”.

Allontanandosi dai consueti codici diplomatici, Michaelis vede in Donald Trump, nel documento interno confidenziale, un uomo spinto da “desiderio di vendetta”, credendo di potersi muovere verso una “massima concentrazione di poteri” a scapito di il Congresso e gli Stati.

L’ambasciatore tedesco, che più di 20 anni fa fu portavoce del primo ministro verde degli Esteri tedesco, Joschka Fischer, ritiene che i principi democratici fondamentali degli Stati Uniti potrebbero essere “largamente indeboliti” da questa pratica di potere.

La fuga di notizie di questo dispaccio diplomatico arriva in un brutto momento per Berlino, poiché proprio l’ambasciatore 65enne dovrà rappresentare lunedì il governo tedesco all’insediamento del nuovo capo di Stato americano.

Nella sua analisi, è preoccupato anche per le minacce di “deportazioni di massa” di stranieri e il controllo delle indagini giudiziarie, con Trump che, secondo lui, cerca di collocare gli alleati in posizioni chiave.

È anche preoccupato per il desiderio, ai suoi occhi, di Donald Trump e del suo alleato Elon Musk di voler limitare la libertà di espressione e limitare i diritti delle minoranze.

Il Ministero degli Esteri tedesco ha cercato di minimizzare la fuga di notizie, affermando che gli Stati Uniti “sono uno dei nostri alleati più importanti”. Si tratterà di mantenere “una stretta collaborazione con la nuova amministrazione americana nell’interesse della Germania e dell’Europa”, aggiunge.

Sarà necessario “lavorare bene con ciascun governo americano, ma i primi segnali che abbiamo non sono incoraggianti”, ha concordato sabato in un’intervista il copresidente del Partito socialdemocratico (SPD) del cancelliere Olaf Scholz, Lars Klingbeil. anche alla Bild.

“Ci rivolgiamo a Donald Trump” ma “deve essere chiaro, se rifiuta dovremo essere forti e difendere i nostri interessi”, ha aggiunto.

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