Insegne naziste
L’assenza del padre veniva menzionata di nascosto Consensotuttavia percorreva tutto il testo, come un vuoto dagli echi molteplici. Questo padre è oggi al centro di Cognomeuna storia autobiografica che porta Vanessa Springora nella Repubblica Ceca, seguendo le orme della sua famiglia paterna. Questo padre mitomane che non smetteva mai di apparire e di scomparire, avvolgendosi in mille leggende e imbrogli, morì, solo, nel momento stesso della pubblicazione del Consenso.
A questo choc se ne aggiunge un secondo: quello del ritrovamento, nelle carte del padre, di fotografie del nonno ceco, con indosso un’uniforme con le insegne naziste. Potrebbe questo gentile nonno aver partecipato alle peggiori atrocità? Le bugie del padre potrebbero trovare la loro origine in questi crimini coperti da una coltre di silenzio?
Minoranza dei Sudeti
Sfortunatamente, Vanessa Springora questa volta sembra sopraffatta dalle sue indagini. Mancando di un punto focale e abbracciando un ambito troppo ampio, il testo non trova mai la sua voce. Ci imbarazza anche quasi il modo in cui l’autrice racconta la sua ignoranza sulla storia dell’Impero austro-ungarico, su quella delle minoranze e in particolare dei Sudeti, e su quella della Seconda Guerra Mondiale. Si scopre che le indagini familiari hanno prodotto, negli ultimi anni, in Europa e non solo, libri eccezionali, come Il monarca dell’ombra di Javier Cercas, su un prozio franchista, per citarne solo uno. Il confronto è doloroso.
Narrativa. Vanessa Springora, CognomeGrassetto, 368 pag.