tre avvocati del defunto oppositore Navalny condannati al carcere per “estremismo”

tre avvocati del defunto oppositore Navalny condannati al carcere per “estremismo”
tre avvocati del defunto oppositore Navalny condannati al carcere per “estremismo”
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Alexeï Liptser, condannato a 5 anni di detenzione, Igor Sergunin, condannato a 3 anni e mezzo, e Vadim Kobzev, condannato a 5 anni e mezzo, sono stati arrestati nell’ottobre 2023.

Tre avvocati dell’oppositore russo Alexeï Navalny, morto in prigione nel febbraio 2024, sono stati condannati questo venerdì 17 gennaio in Russia a pene detentive, secondo i giornalisti dell’AFP presenti in tribunale. La Russia è impegnata in una campagna di repressione contro i critici di Vladimir Putin, in particolare quelli vicini a Navalny e coloro che denunciano l’assalto russo all’Ucraina, lanciata quasi tre anni fa.

Alexeï Liptser, condannato a 5 anni di reclusione, Igor Sergunin, condannato a 3 anni e mezzo, e Vadim Kobzev, condannato a 5 anni e mezzo, sono stati arrestati nell’ottobre 2023, quando l’oppositore numero uno del presidente russo Vladimir Putin era ancora vivo. Erano stati accusati di partecipazione all’organizzazione di Navalny, considerata estremista dalla Russia.

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Sono accusati di aver trasmesso ad Alexeï Navalny, detenuto in Russia dal gennaio 2021 fino alla sua morte in carcere il 16 febbraio 2024, informazioni che gli hanno permesso di “pianificare, preparare (…) e commettere crimini estremisti” dalla sua cella, secondo gli investigatori. Tali accuse sono punibili con sei anni di reclusione e l’accusa aveva chiesto condanne superiori a cinque anni.

La ONG Amnesty International aveva esortato Mosca a porre fine ai “procedimenti arbitrari”

Il processo è in corso da metà settembre davanti al tribunale di Petushki, nella regione di Vladimir, a est di Mosca, dove si trova anche una delle prigioni dove un tempo era detenuto Alexei Navalny. Dopo l’inizio della prima udienza, il 12 settembre, tutti i dibattiti si sono svolti a porte chiuse, su richiesta della Procura, nonostante le proteste degli avvocati della difesa. Secondo la dichiarazione del tribunale, Igor Sergunin si è dichiarato colpevole, a differenza di Alexei Liptser e Vadim Kobzev.

Secondo uno degli avvocati della difesa, Roman Karpinski, il caso si basava sulle intercettazioni telefoniche degli incontri di Navalny con i suoi avvocati durante la sua detenzione, cosa che secondo lui costituisce un «violazione del segreto professionale » dell’amministrazione penitenziaria, che ha trasmesso queste registrazioni agli investigatori. “Siamo giudicati per aver trasmesso i pensieri di Navalny ad altre persone”uno degli imputati, l’avvocato Vadim Kobzev, ha denunciato in tribunale alla fine di dicembre, citato da Novaya Gazeta. La ONG Amnesty International aveva esortato Mosca a porre fine a questa situazione “procedimenti arbitrari” intentato contro gli avvocati.



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