Gérald Darmanin propone di “rimuovere” l’assenza di visto per la Francia di cui beneficia la nomenklatura

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Il ministro della Giustizia Gérald Darmanin al suo arrivo al Consiglio dei ministri il 3 gennaio 2025, all’Eliseo. ABDUL SABOOR / REUTERS

Interrogato sul contesto in cui si aggravano le tensioni diplomatiche tra Parigi e Algeri, il ministro della Giustizia francese Gérald Darmanin ha annunciato di volere ” ELIMINARE “ l’accordo intergovernativo franco-algerino del 2013, che consente alla nomenklatura algerina di recarsi in Francia senza visto, domenica 12 gennaio.

“C’è un accordo del 2013 che è un accordo governativo che permette a coloro che hanno un passaporto ufficiale, un passaporto diplomatico algerino, sono migliaia”Di “venire in Francia senza visto per poter circolare liberamente”ha detto a LCI.

«Toccare i leader o la maggior parte dei leader algerini che hanno la posizione decisionale dell’umiliazione, come ha detto il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, mi sembra più intelligente, più efficace e si può fare molto rapidamente»considerando ciò, sviluppò poi il Custode dei Sigilli“questa struttura deve essere rimossa”. Questo “misura di ritorsione” non toccherebbe “il 10% dei nostri connazionali che hanno legami di sangue, di terra, di cultura, compresi i pieds-noirs”ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno.

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Tensioni crescenti

I rapporti tra Algeria e Francia, già tumultuosi, si sono aggravati nei giorni scorsi con l’arresto a Montpellier di un influencer algerino di 59 anni, l’influencer algerino Boualem Naman, detto “Doualemn”, dopo un video incitante alla violenza trasmesso su TikTok. Imbarcato giovedì su un aereo per l’Algeria, è stato rimandato in Francia la sera stessa. In seguito al suo ritorno in territorio francese, la sua detenzione è stata prolungata domenica sera per ventisei giorni.

Questa espulsione è stata “arbitrario e abusivo”ha affermato sabato il ministero degli Esteri algerino, respingendo le accuse francesi “arrampicata” et «d’umiliazione». “È un Paese sovrano che intende dire questo e ha ragione, dobbiamo rispettarli. Ma devono rispettarci anche loro. L’Algeria deve rispettare la Francia, la Francia deve rispettare l’Algeria”ha reagito domenica il signor Darmanin, stimando, ripetendo le parole del suo successore in Place Beauvau, che “Siamo in un momento molto critico e questa umiliazione che vogliono sottoporci non è accettabile”.

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Lo aveva chiesto l’ex primo ministro Gabriel Attal “denunciare” l’accordo del 1968, che conferisce uno status speciale agli algerini in termini di circolazione, soggiorno e impiego in Francia. Questo accordo, “possiamo denunciarlo, rivederlo, è stato rivisto quattro volte, è diventato anche un po’ obsoleto”ha presentato appello il signor Darmanin.

Un altro punto di controversia tra Francia e Algeria riguarda l’arresto ad Algeri dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 75 anni, malato. “Deve riconquistare la libertà il più presto possibile, l’Algeria penso sarebbe onorata di liberarlo”ha dichiarato domenica il ministro della Giustizia.

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Il mondo con l’AFP

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