Ariège. Continua il braccio di ferro tra Libera e un paesino di montagna condannato a “eseguire l’autorizzazione per l’allacciamento elettrico”

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Dopo essersi opposto all’elettrificazione di questa zona nel 2021, il comune ha appena ricevuto dal tribunale amministrativo di Tolosa l’ordine di autorizzarla. Immagine esente da diritti d’autore.

Il braccio di ferro tra Comune, residenti e l’operatore Free riguardo all’installazione di un’antenna 5G alta 36 metri – nel cuore del PNR – continua e inizia il suo sesto anno di controversie. Dopo essersi opposto all’elettrificazione di questa zona nel 2021, il comune ha appena ricevuto dal tribunale amministrativo di Tolosa l’ordine di autorizzarla.

“È una sentenza definitiva emessa lo scorso dicembre”

“Ci è stato ordinato ancora una volta di eseguire l’autorizzazione alla connessione elettrica nella zona di Caillardé Carli”, spiega Jean-Luc Rouan, sindaco del villaggio. Mi riferisco al collegamento dell’antenna, al quale ci siamo opposti in linea con il nostro parere sfavorevole alla costruzione di un’antenna radiotelefonica in questa zona. C’è stato allora un giudizio sommario, ma questa volta si tratta di un giudizio definitivo, pronunciato lo scorso dicembre, e che ci spiega che non possiamo rifiutare questo collegamento. »

Il sindaco del villaggio ricorda: “Il comune non è contrario all’installazione di antenne telefoniche. A condizione che si migliorino il servizio e l’accoglienza sul territorio comunale, insiste Jean-Luc Rouan, che l’impianto sia socialmente accettabile e soprattutto mutualizzabile tra gli operatori, e che per un impianto di questo tipo sia privilegiato il demanio pubblico, piuttosto che il dominio privato. »

Le procedure avviate dal 2018 ammontano attualmente a 30.000 euro. “Fin dall’inizio l’operatore Libero non ha accettato di negoziare sulla ricerca di un luogo più appropriato e consensuale per l’installazione della sua antenna. »

“Non ci arrendiamo”

Mobilitato fin dalle prime ore, un collettivo di abitanti della zona – direttamente colpiti dall’installazione di questa antenna 5G – ha recentemente contattato per lettera il senatore Jean-Jacques Michau, la deputata Martine Froger, il prefetto dell’Ariège Simon Bertoux, la presidente del consiglio dipartimentale Christine Téqui e il presidente del Parco Naturale Regionale dei Pirenei Ariégeoises, Kamel Chibli. “Free continua con vera accanimento il procedimento contro il comune di Saurat. Si difende strenuamente – così come fanno gli abitanti della zona – nonostante i mezzi legali a sua disposizione siano quasi ridotti a zero. Vorremmo quindi riformulare le nostre preoccupazioni riguardo a questo progetto di antenna direttamente sopra l’emblematica roccia di Carlong e a 140 m dalle prime case in un luogo chiamato Campot a Saurat. Non ci arrendiamo e proseguiremo con tutti i passi possibili. Stiamo già avviando un procedimento sommario preventivo davanti al tribunale di Foix per difendere i nostri diritti di terzi e ottenere risposte alle nostre domande. » La deputata Martine Froger riceverà presto il collettivo.

Francia

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