Nel Gange, le donne potranno partorire in questa città situata a nord di Montpellier nel 2025? Sono ormai due anni che il reparto maternità è chiuso, a causa della mancanza di professionisti che costringe molte famiglie a recarsi a Montpellier e Nîmes per dare alla luce i loro figli. Un vero e proprio percorso a ostacoli per i giovani genitori, costretti a guidare ore per partorire. Inoltre, a 50 anni dalla promulgazione della legge Velo, non è più garantito il ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza (aborto). « Non c’è più uguaglianza davanti alla legge »sospira Bruno Canard, un residente.
Questi ultimi, come molti residenti della zona, si sono uniti al collettivo Maternity to Defend, per mobilitarsi per la riapertura del reparto maternità. Durante l’anno vengono organizzate diverse manifestazioni – la prossima si svolgerà il 18 gennaio in occasione del cinquantesimo anniversario della legge Veil – per fare pressione sulle autorità. Da due anni, infatti, è in cantiere il progetto di una nuova clinica privata, ma sta slittando, nonostante il sussidio concesso dall’Ars per diversi milioni di euro. Ma una decisione presa durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso novembre potrebbe cambiare la situazione e la prima zolla del sito potrebbe essere donata quest’anno. « Sebbene il permesso non sia stato ancora presentato, il terreno è stato venduto al gestore Cap santé per creare un ulteriore parcheggio rispetto a quello esistente. Quindi normalmente non c’è motivo per cui il reparto maternità non apra. Ma lo sarà di più per il 2026 o il 2027. »