Mehdi Bensaid svela le principali linee del disegno di legge

Mehdi Bensaid svela le principali linee del disegno di legge
Mehdi Bensaid svela le principali linee del disegno di legge
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Il disegno di legge n. 33.22 mira a proteggere il patrimonio materiale e immateriale nazionale contro qualsiasi tentativo di usurpazione e appropriazione illegale, ha sottolineato lunedì a Rabat il ministro della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, Mohamed Mehdi Bensaid.

Presentando il disegno di legge davanti alla Commissione per l’Istruzione, la Cultura e la Comunicazione della Camera dei Rappresentanti, il ministro ha sottolineato che questo testo si inserisce in un contesto segnato da importanti scoperte archeologiche che hanno collocato il Regno sulla mappa dell’archeologia e della geologia su scala globale.

Interviene anche nel contesto delle grandi sfide per riuscire nell’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2030 da parte del Marocco, ha osservato Bensaid, evocando allo stesso tempo l’importanza di mettere in risalto la ricchezza e l’autenticità del patrimonio nazionale, per rafforzare il suo arsenale giuridico , procedere alla sua digitalizzazione e contrastare il traffico illecito di beni culturali.

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Secondo il ministro, si tratta anche di rafforzare il quadro giuridico relativo alla protezione del patrimonio affinché sia ​​in sintonia con gli standard internazionali ratificati dal Marocco e con lo sviluppo sociale e istituzionale in corso, in linea con la Costituzione del 2011. Allo stesso modo, Questa riforma mira a fare del patrimonio nazionale un generatore di ricchezza e di posti di lavoro e a mobilitare i finanziamenti necessari attraverso partenariati pubblico-privato, in particolare per quanto riguarda le industrie culturali e creative e la ricerca archeologica, ha affermato.

Bensaid ha inoltre sottolineato che questo disegno di legge mira ad integrare nuovi concetti riconosciuti a livello internazionale riguardanti il ​​patrimonio culturale e a rafforzare le disposizioni previste dalla legge n. 22.80 relativa alla conservazione dei monumenti storici. e siti, iscrizioni, oggetti d’arte e antichità. Si tratta anche di garantire l’adeguatezza del quadro giuridico nazionale legato alla protezione, promozione e trasferimento del patrimonio culturale nazionale con gli standard internazionali in linea con gli impegni internazionali del Regno.

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In questo contesto, ha ricordato il messaggio che Sua Maestà il Re Mohammed VI ha rivolto ai partecipanti alla 17a sessione del Comitato intergovernativo dell’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale che si è tenuto il 28 novembre 2022 a Rabat, aggiungendo che il messaggio reale si riferisce alle minacce al patrimonio culturale immateriale nazionale.

Il ministro ha osservato che il messaggio di Sua Maestà il Re indica che dall’entrata in vigore della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio immateriale, l’obiettivo di proteggere, sviluppare e promuovere questo patrimonio è diventato una questione importante nelle relazioni internazionali. Ne consegue necessariamente che ogni tentativo di appropriazione illecita del patrimonio culturale e di civiltà di un altro Paese deve essere combattuto, ha affermato il ministro, citando sempre il messaggio reale.

Allo stesso modo, Bensaid ha sottolineato che il Marocco, fedele al suo impegno nei confronti del patrimonio culturale immateriale, svolge un ruolo di primo piano nel garantirne la protezione. Lo sta facendo sia attraverso un rilevante rafforzamento del suo arsenale giuridico sia attraverso il suo efficace sostegno all’attuazione della Convenzione del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, come evidenziato nel messaggio di Sua Maestà il Re. .

Riferendosi al tentativo di registrare il caftano marocchino e lo Zellige a nome di un altro paese presso l’UNESCO, il ministro ha sottolineato la necessità di includere disposizioni relative alla protezione di questo tipo di patrimonio culturale e alla sua valorizzazione. colmare il vuoto giuridico dei testi in vigore e attuare gli impegni assunti dal Marocco nel quadro delle convenzioni internazionali ratificate, in particolare della convenzione del 2003 per la salvaguardia del patrimonio materiale.

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Ha sottolineato che tra le novità apportate da questo disegno di legge c’è la nuova definizione di patrimonio culturale nazionale e delle sue categorie, precisando che tale definizione è ormai compatibile con le convenzioni internazionali ratificate dal Regno, nonché con le più importanti a livello internazionale in questo ambito, tenendo conto delle prerogative di tutti i dipartimenti ministeriali.

Inoltre, Bensaid ha sottolineato che questo disegno di legge dà il primo posto al patrimonio culturale sottomarino e geologico e alle collezioni storiche che sono importanti soprattutto per il loro carattere architettonico, così come ai tesori viventi dell’umanità. che consentono il trasferimento di conoscenze e competenze tra le generazioni. Si discute anche della questione della regolamentazione dell’esportazione di opere d’arte, nonché dell’introduzione di nuovi concetti legati allo sviluppo di piani di gestione del patrimonio.

Il disegno di legge prevede sanzioni severe per contrastare i reati e rafforzare la tutela giuridica del patrimonio culturale. Definisce inoltre le procedure per preservare questo patrimonio, in particolare attraverso la sua iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Si tratta, secondo il ministro, di una misura di tutela basata sulla responsabilità condivisa tra i proprietari di questi oggetti e l’amministrazione al fine di preservarli e registrarli nel Registro nazionale degli inventari.

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