Donald Trump moltiplica le dichiarazioni e i messaggi in cui esprime la sua volontà espansionistica.
Politica estera in stile Donald Trump. Il neo-presidente americano dovrà essere insediato ufficialmente il 20 gennaio, ma sta già aumentando le provocazioni diplomatiche su scala internazionale e ora rifiuta di escludere l’uso della forza militare per prendere il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama.
“Non posso assicurarvi su nessuno dei due”, ha detto durante una conferenza stampa tenutasi martedì 7 gennaio dalla sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida, secondo quanto riferito. dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa americana Associated Press.
“Il Canale di Panama è vitale per il nostro Paese. Abbiamo bisogno della Groenlandia per ragioni di sicurezza nazionale”, ha aggiunto, durante questo discorso sconnesso e provocatorio, suscitando risposte ferme da parte dei paesi interessati. .
“Ci stanno prendendo in giro”
Donald Trump ha già dichiarato in più occasioni di voler riprendersi il Canale di Panama, costruito dagli Stati Uniti e inaugurato nel 1914, se non verrà ridotto il prezzo dei pedaggi per le navi americane.
Martedì ha nuovamente criticato l’accordo stipulato nel 1977 dall’allora presidente Jimmy Carter, che ha portato al trasferimento del controllo del canale a Panama nel 1999.
“Non ci trattano equamente. Stanno facendo pagare alle nostre navi più di quelle di altri paesi”, ha affermato Donald Trump. “Ci prendono in giro perché pensano che siamo stupidi. Ma non siamo più stupidi”, ha detto.
Ma la sovranità di Panama su questo canale “non è negoziabile”, ha risposto Javier Martinez-Acha, ministro degli Esteri di questo Paese centroamericano di poco più di 4,4 milioni di abitanti, che dal 1990 non dispone più di un esercito ma di “una forza militare limitata”. .
“Forza economica”
Poco prima di Natale, il presidente eletto ha anche ritenuto che il controllo della Groenlandia fosse “una necessità assoluta” per “la sicurezza nazionale e la libertà in tutto il mondo”. Martedì ha esortato la Danimarca a “rinunciare” a questo territorio autonomo.
Suo figlio, Donald Trump Jr, all’epoca si trovava in Groenlandia in visita privata come “turista”.
“La Groenlandia appartiene ai groenlandesi”, ha insistito in televisione il primo ministro danese Mette Frederiksen all’arrivo di Donald Trump Jr all’aeroporto di Nuuk.
Donald Trump ha anche minacciato di usare la “forza economica” contro il Canada, alleato “sovvenzionato” dagli Stati Uniti per la sua protezione, secondo lui.
Poco dopo l’annuncio delle dimissioni del primo ministro canadese Justin Trudeau, lunedì, Donald Trump ha stimato che il Canada dovrebbe “fondersi” con gli Stati Uniti, un’osservazione che ha infastidito il vicino settentrionale.
Altro annuncio scioccante, a priori più simbolico: Donald Trump ha affermato che al suo ritorno alla Casa Bianca, il 20 gennaio, gli Stati Uniti cambieranno il nome del Golfo del Messico in “Golfo dell’America”.