Par
Nicola Salin
Pubblicato il
6 gennaio 2025 alle 16:21
Questo lunedì, 6 gennaio, la rete France Bleu ufficialmente cambiato nome diventare “ Ecco“, segnando un nuovo passo nel panorama radiofonico e nei media in generale.
Laurent Jaoui, direttore della stazione oggi denominata “Ici Bourgogne” e i cui studi si trovano a Digione, spiega le implicazioni di questo trasformazione. Sottolinea che nonostante il cambio di nome e l’evoluzione del sound design, “l’antenna non cambia”. L’emittente continuerà a evidenziare “notizie locali, musica, canzoni che ci piacciono ronzioche richiamano souvenirdove ci piace ballare…”. Anche Laurent Jaoui insiste sull’importanza di “buon umore” e una stazione radio “benevola”, evitando polemiche e lezioni, in contrasto con il tono spesso adottato sui social network.
Una simbiosi con France Télévisions
Questo cambio di nome mira a rafforzare la coerenza tra i media del servizio pubblico locale, in particolare France 3 e France Bleu, unendoli sotto la stessa bandiera. Laurent Jaoui spiega: “Doveva cambiare una preoccupazione per la coerenzaaffinché media simili, France 3 e France Bleu, lavorino sotto la stessa bandiera”. Questa iniziativa rientra nel programma “media of prossimità pubblico e media 360. Secondo me non esiste parola migliore di “qui” per simboleggiare iperprossimità che abbiamo con i nostri ascoltatori.
Il direttore ricorda che le collaborazioni tra i due media esistevano già da diversi mesi, in particolare attraverso programmi estivi congiunti. Precisa che “questo evoluzione non implica una standardizzazione dei contenuti, ma piuttosto una rafforzata sinergia, pur mantenendo l’ creatività specifico per ciascun supporto.
“Cambia il nome ma il DNA resta lo stesso”
Per quanto riguarda la programmazione, Laurent Jaoui precisa le diverse fasce orarie: “La mattinata è incentrata su notizie e musica locale, servizio e buon umore fino a mezzogiorno, un accompagnamento “a casa” a fine giornata e programmi specifici per il fine settimana dedicati alle attività del tempo libero come il giardinaggio, le gite e gli animali. “I conduttori, i giornalisti, gli addetti alla reception e i tecnici sì veri esperti del territorioal servizio degli ascoltatori” precisa Laurent Jaoui.
Il direttore sottolinea l’importanza di essere una “radio tutorial, una radio soluzione“, fornendo consigli pratici, buoni affari in termini di potere d’acquisto e informazioni sulla vita locale.
Questo cambio di nome è accompagnato da una campagna promozionale, prima e dopo il 6 gennaio, con l’obiettivo di rafforzare il legame con gli ascoltatori e per rispondere al meglio alle loro aspirazioni. Come riassume Céline Pigalle, direttrice della rete: “È un grande nuovo aspettoun rinnovamento, un nuovo slancio e, allo stesso tempo, tutto ciò che ti piace della rete radiofonica locale di Radio France è ancora presente.
Qui Borgogna, 98,3 MHz e 103,7 MHz a Digione e nella Côte-d’Or
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