Questo personaggio è davvero morto nella seconda stagione? Scommettiamo di no ed ecco perché!

Questo personaggio è davvero morto nella seconda stagione? Scommettiamo di no ed ecco perché!
Questo personaggio è davvero morto nella seconda stagione? Scommettiamo di no ed ecco perché!
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Chi lo dice Gioco dei calamaridetto fine disastroso. E questa stagione 2, attesa con impazienza dai fan da quando è stata rilasciata tre anni dopo l’esplosione originale, non fa eccezione alla regola. Mentre Gi-hun (Lee Jung-jae) ritorna nell’arena e si sottomette ai giochi mortali per fermare la macchina dall’interno, molti giocatori intorno a lui cadono come mosche. Dall’inizio dell’episodio 7, i fan che si erano affezionati al personaggio dell’eccentrico Thanos – personaggio che ha un forte legame con il suo interprete – hanno dovuto vederlo farsi trafiggere la testa da una forchetta. Più tardi, quando il Team Gi-hun riesce ad abbattere alcune guardie per privarle delle armi e lanciare un assalto alla sala di controllo, il nostro eroe assiste impotente all’assassinio del suo amico di sempre, Jung-bae. Ma è l’ennesima morte che ci sembra francamente sospetta…

Gioco dei calamari stagione 2: il giocatore 246 è stato davvero ucciso? Questa teoria dice il contrario…

Personaggio piuttosto secondario, il giocatore 246 è stato comunque presente durante tutta la stagione 2, anche prima dell’inizio del gioco. 246 infatti non è altro che il progettista del parco divertimenti in cui lavora No-eul, la donna di origine nordcoreana che si arruola come guardia rossa. Scopriamo all’inizio della stagione che è il padre di una bambina gravemente malata, affetta da leucemia, riconoscibile dal suo cappello a forma di fragola. Deve sottoporsi ad un trapianto molto costoso. All’inizio del gioco, durante “Uno, due, tre, sole”, No-eul lo individua grazie alla mira della sua arma e poi lo monitora durante ogni nuova prova, lei che era stata toccata dalla bambina. Nell’episodio finale, 246 si unisce al commando formato da Gi-hun per attaccare la sala di controllo. È uno dei giocatori che si ritrova intrappolato senza munizioni nel corridoio delle scale. E mentre il suo compagno di squadra viene ucciso davanti ai suoi occhi, una guardia rossa gli si para davanti: 246 implora e, per un attimo, pensiamo che sia la guardia numero 11, alias No-eul, in costume e che farà risparmiatelo. La guardia alla fine spara a 246, che crolla e si presume sia morto. Ma una teoria per la terza stagione sarebbe questa è stata No-eul a sparare al padre di famiglia e lei ha scelto di sparare in un luogo non letalelei che è un ex soldato d’élite della Corea del Nord, avrebbe saputo dove sparare nel posto giusto.

Gioco dei calamari : come ha potuto No-eul salvare il giocatore 246 nella stagione 3?

Anche No-eul ha avuto una stagione impegnativa. Scopre presto il traffico di organi organizzato da alcune Guardie Rosse e cerca di opporsi ponendo fine alle sofferenze dei giocatori che le guardie complici hanno ferito ma non ucciso. Una ribellione che lo ha portato ad essere aggredito nella sua stanza da due uomini che lo hanno minacciato e ferito al volto. Dopodiché si rimise in riga. Un comportamento sorprendente per questa donna di carattere che possiamo intuire è proprio pensare alla sua vendetta. E il giocatore 246 potrebbe offrirglielo: se No-eul scegliesse di ferire 246 senza ucciderlo, probabilmente lo consegnerà alle guardie rosse che trafficano apponendo una croce sulla sua bara. Quindi, come abbiamo visto nella seconda stagione, la bara di 246 non verrà bruciata ma verrà evacuata attraverso una botola segreta situata in alcuni forni. È una scommessa sicura che una volta esfiltrata nella sua bara, 246 attaccherà le guardie e il medico che gestisce il laboratorio segreto. Così avrebbe avuto la sua vendetta e avrebbe potuto salvare il suo protetto affinché potesse ritrovare sua figlia.

Belgio

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