Apo Island, il gioiello non inquinato dell’arcipelago

È una piccola isola filippina, che vuole essere una sorta di laboratorio ambientale cittadino. Una delle prime nell’arcipelago ad avere una riserva marina protetta, divenuta oggi un magnifico serbatoio per la fauna e la flora degli oceani. Incoraggiati da questo successo, gli abitanti dell’isola di Apo hanno reso la loro terra la prima isola a rifiuti zero di tutte le Filippine, in un paese dove i rifiuti domestici sono una piaga. Quella mattina un gruppo di turisti israeliani è arrivato nelle acque dell’isola di Apo. Appassionati di immersioni guidate da Ron Cohen, che si innamorò di questi fondali otto anni fa. “Molti gruppi che ricevo vengono fino alle Filippine solo per Apo Island”spiega.

Dal 1985 le acque dell’isola sono protette, con zone di pesca delimitate e il divieto di immergersi senza una guida locale giurata e di toccare animali. Il risultato sono 400 tipi di coralli, 650 specie di pesci e tartarughe marine ovunque si giri la testa. Rimelo Tabanera, guida locale, ricorda il tempo in cui gli abitanti si resero conto che l’isola si stava dirigendo verso la sua rovina, se collettivamente non avessero cambiato le loro abitudini. “Sono cresciuto su quest’isola. La generazione più anziana uccideva la vita sottomarina, praticava anche la pesca con la dinamite”assicura. I sub, spesso dilettanti illuminati, non si sbagliano e hanno fatto dell’isola una delle loro destinazioni preferite nelle Filippine.

Per proteggere la loro barriera corallina, i 1.000 abitanti dell’isola hanno deciso di essere i pionieri, nelle Filippine, del riciclaggio dei rifiuti.

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