Una coppia di Marsiglia è stata colpita a sangue freddo alla testa mentre mangiavano di notte. “Forti sospetti” gravano sul cartello della droga, ormai specializzato nell’estorsione.
Le circostanze del caso, ancora oscure, ricordano agli inquirenti i metodi clinici della mafia DZ. Il nome della banda criminale, che da diversi mesi fa notizia nel sud della Francia, emerge oggi in un nuovo caso ultraviolento relativo all'alimentazione notturna.
Come riportato in Figaro da fonti vicine alla vicenda, che confermano le informazioni rivelate da Francia Blu Provenza si ritiene che il cartello della droga si nasconda dietro un duplice omicidio particolarmente sanguinoso scoppiato nel centro della città di La Seyne-sur-Mer. Sabato 21 dicembre, in serata, una coppia che gestiva un negozio di alimentari di quartiere situato in rue Marceau è stata uccisa a sangue freddo da almeno un individuo armato di arma da fuoco.
I corpi avevano diversi fori di proiettile in testa, di cui tre per l'uomo. L'uomo che ha sparato, molto discreto, non ha lasciato alcun bossolo ed è fuggito rapidamente senza essere visto. Potrebbe aver agito con uno o più complici, anche se nessuna ipotesi è stata esclusa dagli investigatori della Divisione Crimine Organizzato e Specializzato (DCOS) della direzione interdipartimentale della Polizia nazionale del Var (DIPN 83) incaricati del caso dal Tribunale di Tolone ufficio del pubblico ministero.
Una delle vittime era sotto controllo giudiziario
Almeno secondo una fonte della polizia “due detonazioni” sarebbero stati ascoltati da testimoni situati nei pressi dello stabilimento, il cui direttore altri non è che il padre di una delle vittime. Quest'ultimo, nato nel 1995 a Marsiglia, era conosciuto in modo molto sfavorevole dalle autorità e aveva una lunga fedina penale. Nel 2014 l'uomo è stato condannato dai tribunali di Marsiglia per traffico di droga.
Recentemente è tornato alla ribalta per la sua incriminazione a Marsiglia in un caso di associazione a delinquere e violazione della legislazione sulle armi. Secondo la procura di Tolone, quest'ultimo confronto con la legge gli sarebbe addirittura valso un controllo giurisdizionale che stava ancora osservando prima della sua morte. La sua compagna, nata nel 1993 a Türkiye, non era nota né alla polizia né ai tribunali.
Il presunto legame con la mafia DZ, reso probabile dal profilo di una delle vittime e dalle circostanze della sparatoria, non crea illusioni nell'ex PJ. “Sulla mafia DZ gravano forti sospetti”sussurra una fonte ben informata, riferendosi all'appetito divorante della banda criminale che la spinge da diversi mesi a intimidire un gran numero di imprese a fini di racket. La famiglia del food manager, proprietario di un altro marchio nelle Bouches-du-Rhône, lavorerebbe però in modo “molto pulito”vale a dire senza lasciarsi coinvolgere in affari oscuri.
I profitti del negozio di alimentari hanno attirato l'attenzione dei «DZ»oggi senza molte delle sue teste pensanti? Oppure il gruppo stava cercando di eliminare a «concorrente» nel mirino della giustizia e cercando di confondersi con la folla? Le indagini cercheranno di svelare il mistero che circonda questa vicenda. Questa settimana avrebbe dovuto essere effettuata l'autopsia sui corpi dei defunti, ma domenica scorsa non era stato ancora effettuato alcun arresto.